KINGMAKER pt.6 Caccia al Drago

17.10.2022

Il nome di Ilthuliak circolava già da tempo, da prima che gli Explorers mettessero piede nel Pantano Insanguinato, si narrava che un antico drago nero avesse fatto suoi i cieli sopra le Terre Rubate e che regnasse incontrastato uccidendo chiunque osasse sbarrargli il passaggio. 
Malvagio fino alla punta della sua coda, affamato di tesori come tutti quelli della sua razza, desideroso di accumularne sempre di più ed altrettanto desideroso di porre fine alla vita di chiunque avesse incontrato il suo sguardo, Ilthuliak non faceva trasparire alcun tipo di rispetto per la vita altrui, nessuna empatia, solo malvagità e cieca avidità.

Lo stesso Bardak, il fiero barbaro nonchè ex luogotentente di Armag il nato due Volte aveva incrociato il suo destino con quello di Ilthuliak, il grande drago nero aveva devastato il suo villaggio uccidendo tutti e ferendo a morte lo stesso Bardak che si salvò per puro miracolo iniziando così il suo cammino sul sentiero della Vendetta.

Era solo questione di tempo affinchè Ilthuliak volgesse il suo sguardo verso Altavalle, la città era cresciuta molto in pochi anni, la gente al suo interno aveva prosperato e numerosi tesori giacevano custoditi tra quelle mura, ultimo di questi un prezioso artefatto, Ovirnbane la leggendaria arma di Armag il nato due Volte.
Un richiamo troppo forte per il drago...
In un pomeriggio assolato dei primi giorni del 750, le campagne di Altavalle furono coperte da un ombra nera, quando la campana della città suonò più e più volte il segnale di pericolo fu chiaro, gli Explorers e i Rangers corsero sul posto e ciò che trovarono fu morte e devastazione: numerosi contadini avevano perso la vita nel tentativo di scappare e distogliere l'attenzione del drago da donne e bambini, oltre 150 capi di bestiame maciullati, intere colture distrutte e abitazioni ridotte in cenere....uno scenario apocalittico!

Presentata la minaccia, il Re dapprima non ascoltò le ragioni del Primo Cavaliere Nebarius il quale chiedeva che le fattorie fossero sgombrate al più presto, questo causò irritazione e rabbia tra gli Explorers vicini al Re, lo stesso Alarik dovette intervenire per far valere le proprie ragioni, soltanto a quel punto il Re a quel punto ritrattò e concesse alla gente delle campagne di trovare rifugio tra le mura della città, ma quanto realmente queste persone erano al sicuro?
Ilthuliak presto sarebbe tornato con mire decisamente più grandi e si sarebbe fatto beffe di mura e soldati, il villaggio di Bardak era stato raso al suolo completamente in un'ora soltanto, Altavalle sarebbe potuta durare un pomeriggio ad essere ottimisti.
Uno scenario terribile e l'unico modo per impedire che si verificasse era smettere di attendere e passare all'attacco, la Caccia al Drago era appena iniziata!!

10.11.2022

I giorni si susseguivano in maniera monotona nelle paludi, da quando gli Explorers avevano provveduto a disperdere i Boggard molti conflitti erano cessati, gli orribili rospi umanoidi erano perennemente in guerra con gli umani, i viandanti delle paludi e con gli altri Boggard di altre tribù. Togliere di mezzo loro aveva riportato una certa pace nel Pantano Insanguinato, questo però era di aiuto agli Explorers, i quali potevano spostarsi di territorio in territorio alla ricerca di indizi che finalmente li mettessero  sulla giusta pista.

Col passar dei giorni ebbero l'occasione di conoscersi meglio e laddove Darian si dimostrava una persona socievole e disponibile, lo stesso non poteva dirsi di Bardak, rozzo e gonfio di pregiudizi, il barbaro non perdeva occasione di sfottere il raffinato ed educato Nebarius, il quale a stento riusciva a sopportare la presenza del selvaggio.
C'era in ballo molto di più però, il drago nero Ilthuliak era una minaccia per tutti, Altavalliani, Barbari, Centauri....tutti erano in pericolo poichè quell'essere non faceva distinzioni o prigionieri, alla sua vista chiunque gli appariva come un essere inferiore e insignificante...

Chiunque?
Non proprio.

Durante il soggiorno degli Explorers nel Pantano, Ilthuliak si manifestò più volte: all'inizio lasciò che fosse la magia a fargli da apripista nella sua strategia del terrore, utilizzò il "Vento Sussurrante" per iniziare a mettere sotto pressione Alarik e la sua banda, poi passò ai fatti facendo risvegliare una mattina gli Explorers completamente circondati da una un' intricata prigione di rovi liane e arbusti, nonchè con il cadavere di uno dei loro cavalli in bella vista.

Era chiaro che Ilthuliak aveva individuato in loro dei potenziali pericoli, il drago si stava prendendo il suo tempo, li osservava, imparava a conoscere le loro abitudini e i loro poteri, insomma li studiava in attesa del momento più propizio per sferrare l'attacco, momento che arrivò in una fredda mattina di Gennaio, quando appena svegli gli Explorers si resero conto che il Drago stava volteggiando proprio sopra il loro accampamento...il giorno del fatidico scontro era finalmente giunto!!!

Ilthuliak
Ilthuliak

18.11.2022

Il Drago dimostrò di non sottovalutare le sue prede, avendole a lungo studiate sapeva di non dover tergiversare troppo con loro, così la bocca della bestia si riempì di acido che fu vomitato proprio tra i pidi degli Explorers, l'unico a rimanere fuori dalla pozza acida fu Zundrop mentre tutti gli altri riportarono ferite più o meno gravi.
Zundrop si accorse che il drago aveva già eseguito su se stesso alcuni incantesimi di potenziamento, sugerì così ad Alarik di provare a rompere gli incanti, il nano, dimostrando un notevole sangue freddo riuscì nella difficile impresa riportando lo scontro ad una fittizia parità.

Fu poi il momento di Bardak che grazie alla magia poteva disporre di una taglia in più, il barbaro sfruttando un'abile manovra ed anni di addestramento e battaglie, scavalcò il drago e con un abile mossa gli fece predere l'equilibrio. Ilthuliak cadde rovinosamente pancia a terra e faticò non poco a rimettersi in piedi, nel mentre tutti gli Explorers ne approfittarono cercando di colpirlo più volte possibile, alcuni di loro ci riuscirono, colpi ben assestati arrivarono a segno ma la maggioranza di questi dovette fare i conti con le spessissime e antiche scaglie di drago, una protezione formidabile!

Zundrop stesso tentò uno dei suoi incantesimi più proibiti, la famosa "Disintegrazione" , ma anche questa però si rivelò un buco nell'acqua, Zundrop riuscì a ferire il drago e poco più, quando poi tutti ebbero agito Ilthuliak si rialzò iniziando a devastare gli Explorers con artigli e morsi, fu chiaro a tutti poi quando egli soffiò di nuovo che la battaglia era finita e con molte probabilità molti di loro non sarebbero tornati mai più ad Altavalle...

Presi dalla paura e dallo sconforto molti iniziarono a scappare, Nebarius invece fu meno fortunato, il drago passò in volo e lo afferrò con uno dei suoi artigli portandeselo via.... a nulla servì la magia di Zundrop, lo gnomo cercò di capire la direzione presa dal drago e di anticiparlo ma servì a poco.
Tornati ad Altavalle col cuore pesante e il fardello di aver perso ancora un altro compagno gli Explorers rimasero di sasso quando davanti si ritrovarono Nebarius, malconcio, ferito gravemente ad un occhio ma vivo!
Ilthuliak lo aveva risparmiato, l'obiettivo del drago non era chiaro,  si era limitato a spaventare a morte Nebarius lasciandolo a testimonianza dello suo strapotere, un monito per il futuro: semmai gli Explorers avessero ancora osato disturbarlo egli avrebbe raso al suolo Altavalle, sciogliendo nell'acido ogni suo singolo abitante!

Nebarius
Nebarius

25.11.2022

Feriti e demotivati gli Explorers erano però ancora animati da forte desiderio di rivalsa e vendetta, Ilthuliak li aveva scossi fin nel profondo del loro animo mettendo a nudo tutte le loro debolezze, facendoli sentire piccoli e insignificanti...peggio ancora il drago aveva minacciato l'intera città e tutti i suoi abitanti, una situazione inaccettabile.

Gli Explorers dovevano diventare più forti, in ogni modo possibile sarebbero così tornati dal drago per fargli la pelle, si ma un domani!

Nell'immediato non era un piano fattibile, per questo decisero di partire, superare i confini di Altavalle per ritrovare l'antica forza perduta e nel mentre cercare anche di dare una mano a chi ne avesse avuto bisogno.
Questo li portò lontano da casa, verso nordest fino alla piccolo insediamento nanico di Brunderton, li avevano sentito era scomparsa misteriosamente una squadra di trappers nanici, gli sventurati si erano inoltrati un mese prima nelle foreste, erano stati poi ritrovati cadaveri, annientati da chissà quale forza.
Gli Explorers avrebbero fatto luce sul mistero e riportato giustizia, anche qui, lontano da casa.

La Città Nanica di Brunderton
La Città Nanica di Brunderton

10.12.2022

Brokk Piccone di Ferro del clan Pietragialla era il Signore incontrastato di Brunderton, la sua casa era stata costruita sul fianco della montagna, un governatore buono e attento alle richieste dei suoi concittadini, un nano amato e stimato sia dai suoi confratelli nanici sia da tutte le altre razze.
Brokk spiegò ad Alarik e gli altri Explorers la situazione e dopo aver concesso loro la propria ospitalità fu ben felice di vederli partire all'alba del nuovo giorno decisi a portare a termini l'incarico appena preso.

Il loro viaggio, sotto la buona guida del nano Munzak un ex ranger del luogo, li portò fino alle pendici della Valle del Fuoco e poi ancora più ad est nelle foreste a sud delle ben più grandi Gronzi Forest.
Kazran e i trappers scomparsi erano soliti cacciare da queste parti e non ci volle molto per ritrovare i resti del loro ultimo accampamento, era si passato ormai un mese ma le tracce trovate erano  più che evidenti: qualcuno o qualcosa aveva attaccato il loro campo, c'era stato un violentissimo combattimenti e i nani avevano avuto la peggio. Kazran e i suoi tuttavia avevano catturato qualcosa precedentemente ed avevano avuto l'accortezza di fissare alcune gabbie metalliche al terreno dove poi erano state rinchiuse queste prede, una pessima idea a giudicare dall epilogo che la questione aveva avuto...
I loro corpi inoltre erano stati poi trascinati verso il fiume e li gettati, come a voler coprire maldestramente le tracce.

Gli Explorers decisero di nascondersi e di attendere la loro preda, presto secondo Munzak l'essere sarebbe ricomparso proprio nei pressi del fiume, come se quello fosse un territorio a lui caro.
L'attesa durò poco più di un giorno, la notte infatti non uno ma tre esseri si avvicinarono alla zona: uno di essi era alto quasi tre metri, muscoloso, umanoide e simile ad una grossa scimmia, egli accompagnava altri due esserini, forse la sua prole.
Bardak decise di farsi avanti e non appena l'essere si accorse di lui gli scagliò contro una grossa pietra centrandolo in pieno! Il barbaro gonfio d'ira si gettò sull'umanoide e con un colpo d'ascia lo aprì perfettamente a metà scatenando il fuggi fuggi delle due bestioline.

Le storie, le leggende sul Sasquatch, le stesse storie alle quali il defunto Kazran aveva creduto per tutta la vita erano forse vere, un sorta di grossi scimmioni popolava quelle terre, bestie spartane e poco inclini agli incontri, tremendamente territoriali e violente se provocate!
Ora però bisognava andare ancora più a fondo nella storia e far luce su ogni altro aspetto della vicenda, l'assassino di nani era stato fermato o era ancora in circolazione??

Gli Explorers sfruttarono la cattura di uno dei piccoli per attirare il Sasquatch, essi sapevano che molto probabilmente ve n'era uno ben più grande in giro e il modo migliore per incontrarlo era attenderlo e dargli la giusta "motivazione" per presentarsi...
Il piano funzionò a dovere e nemmeno troppe ore dopo la bestia si palesò: ben più grande del precedente, forte abbastanza da distruggere un campo base dei nani ed aver ragione di quegli sventurati.
La Battaglia non fu particolarmente impegnativa, per fortuna di tutti la prima linea tenne benissimo e in particolare Alarik che catalizzò su se stesso la maggioranza degli attacchi del Sasquatch, poi da prassi ognuno fece la sua parte senza tirarsi indietro o mostrare timore, insomma: l'ennesimo successo degli Explorers!


Durante la "battuta di caccia" ci fu un momento di grande importanza, era nell'aria da tempo e molti si sarebbero aspettati che una volta tornati a casa sarebbe davvero successo, invece no! Invece avvenne lì in mezzo a quei boschi, bel lontni dagli agi di casa, distanti da cerimonie e pubblico: Nebarius venne nominato Explorer!
Un riconoscimento questo concesso a ben pochi fortunati, quei pochi che si sono potuti fregiare di questo titolo lo hanno fatto solamente una volta passati a miglior vita e solo dopo aver donato l'ultima scintilla vitale in grandi ed eroiche azioni.
Questo quindi poneva ancora maggiore importanza al momento, Alarik stesso, capo degli Explorers nominò ufficialmente Nebarius membro effettivo degli Explorers, il nome del giovane Aldori da questo momento sarebbe stato accostato ad altri illustrissimi nomi, persone entrate nella leggenda come il mitico Leoric, ma il leggendario Aenarion, senza dimenticarsi dei vivi come Canayven, Earl e lo straordinario Efren.

Da oggi Nebraius era un uomo nuovo, il fardello di essere Explorer è un peso che non molti sono in grado di portare, si è visti come un esempio ed ogni azione che si compie viene osservata, raccontata, studiata e passata sotto lente d'ingrandimento. Essere riconosciuti Explorers significa diventare un punto di riferimento e un modello per le generazioni future, ascendere alla perfezione.


16.01.23

Tornati a Brunderton gli Explorers furono ospiti ancora una volta del signore nanico della città, buon cibo e grandi complimenti non mancarono mai a cena, il Re era particolarmente felice della riuscita missione e complice anche il vino qualche Explorer si lasciò un pò andare iniziando a decantare le gesta del proprio gruppo: a partire dalla sconfitta inferta a Dentilancia passando poi per la faida tutt'ora aperta con Ilthuliak, molte furono le parole spese in tono autoreverenziale, parole che colpirono molto il Signore dei nani di Brunderton...

Dapprima Brokk aveva negato agli Explorers di muovere alcun passo all'interno della Valle del Fuoco, ma poi sentendo le meravigliose imprese compiute da questi eroi li invitò ad accettare una missione ancora più pericolosa: addentrarsi nella Valle del Fuoco e cercare uno degli ultimi draghi sterminatori di Aldori, Malaggar era il suo nome e il suo sonno era prossimo a terminare.
Gli scout nanici riferivano di terribili ruggiti e lunghe lingue di fuoco nella notte, il drago si stava per risvegliare e una volta in volo, affamato avrebbe certo puntato dritto su Brunderton, il primo luogo abitato nelle vicinanze.

La storia della Valle del Fuoco era tristemente nota a molti, ma era particolarmente ben conosciuta da Nebarius, proprio li in quel luogo molti Aldori andarono incontro ad un triste fato poichè furono attirati in trappola dal famigerato Choral il Conquistatore il quale servendosi di chissà quale oscuro potere ottenne il dominio di due potenti draghi che usò per far soccombere decine e decine di Aldori, una storia tristissima, una vicenda che ancora oggi grida vendetta.

Choral Rogarvia, o come venne detto in seguito, Choral il Conquistatore, invase l'area che oggi comprende il Brevoy nel 4499 CA. Prima di conquistare il regno settentrionale di Issia, si alleò con Lord Nikos Surtova sulle coste del Lago delle Nebbie e dei Veli. I due uomini firmarono una tregua, e Choral sposò Myrna, figlia Nikos. Grazie a questo accordo, il Casato Surtova dell'Issia mantenne titoli e privilegi mentre serviva come vassallo sotto il Casato Rogarvia.

I Signori della Spada Aldori del Rostland, tuttavia, non si sottomisero pacificamente a Choral, e furono sconfitti da due draghi rossi suoi alleati nella Valle di Fuoco.

Solo l'osservatorio-fortezza di Guardacielo continuò a resistere alla conquista, ma l'ultimo bastione degli Aldori cadde pochi anni dopo, bruciato sino alle fondamenta dai draghi di Choral. Il Conquistatore tuttavia mostrò interesse per l'osservatorio, e avviò i lavori di ristrutturazione.

Choral scomparve nel 4509 CA, lasciando i suoi eredi a governare sul Brevoy dal Trono di Scaglia di Drago sito nella Fortezza Rubino a Nuova Stetven per i 200 anni successivi. Tutti i membri del nobile Casato scomparvero senza lasciare traccia nel 4699 CA.

Non si sa dove Choral si recò dopo aver abbandonato il trono, ma alcune voci suggeriscono che sparì nelle profondità della Foresta di Gronzi. Stando a questi racconti, Choral giurò che sarebbe tornato quando fosse giunto il momento.

Per Nebarius e gli Explorers questa era  l'occasione giusta per recuperare morale e potere, non a caso tutti loro erano giunti in queste terre, non soltanto per far luce sulla scomparsa dei trappers nanici...
Nebarius avrebbe vendicato gli Aldori morti quel maledetto giorno e gli Explorers sarebbero tornati a testa alta da Ilthuliak per porre fine alla sua nefasta esistenza.

Choral Rogarvia
Choral Rogarvia

18.02.2023

Brokk Piccone di Ferro il governatore di Brunderton non lasciò andare da soli gli Explorers, fornì diversi soldati incaricati di scortare il gruppo ed aiutarli nel trasporto di due macchine da assedio, due baliste modificate per lanciare delle enormi reti così che se il drago si fosse fatto vedere un combattimento a terra sarebbe stato di certe più "semplice". Con loro anche gli armigeri per le baliste nonchè ben due esperti avventurieri,nani fidati di Brokk: l arbalestriere Stigr Harrowstare e la ranger Esheyna meglio conosciuta come "Spezzagolem" .
Il viaggio fu semplice e breve, due giorni a nord fino alle pendici dei monti che circondavano la valle, qui alcuni dei nani conclusero il loro viaggio riprendendo la via di casa, tutti gli altri avanzarono coraggiosamente fin dentro la famigerata Valle del Fuoco.

Il nome che gli era stato affibbiato rispecchiava perfettamente  la realtà dei fatti: una landa arida e bruciata, una terra consumata e nera come la pece, un luogo di guerra e conflitti che mai aveva conosciuto pace.


Drachi solcavano i cieli, spettri vagavano senza pace sulla terra, vermi e mostri sotterranei che continuavano a far tremare la terra sotto i piedi degli Explorers....uno scenario davvero insidioso anche per gli eroi delle Terre Rubate.
Non tardarono molto a ricevere le prime visite, bastò soltanto un'occhiata di uno di quegli spettri che in un attimo decine  e decine dei suoi simili circondarono il gruppo, il primo ad essere attaccato fu Stigr, gli sciamarono tutti addosso come cavalette prosciugandolo fino all'ultima scintilla vitale!
Poi sarebbe di certo toccato a tutti gli altri e certo sarebbe stata una battaglia decisamente impari se non fosse stato per lui, si proprio lui, Nebarius.  Gli spettri intuirono la sua natura di Aldori, proprio un loro simile li fece vacillare il tempo che Nebarius potè prendere la parola e calmare questi esseri, tutti loro un tempo erano stati Aldori ed avevano trovato la morte qui per mano di Choral e i suoi draghi, essi pretendevano vendetta e Nebarius giurò sul proprio nome e onore che avrebbe portato a termine la missione.
Gli spettri rivelarono ioltre che ben nascosto in quelle lande vi era il Nero Castello, l'origine della maledizione risiedeva tra quelle mura e quando fossero giunti abbastanza vicini, il Nero Castello si sarebbe palesato a loro tutti.

Si trattava di attraversare quelle lande terribili e maledette restando vivi, non una cosa da poco.


19.02.2023

Esheyna Spezzagolem aveva accettato di seguire gli Explorers per ordine del suo re, non aveva vacillato nemmeno un attimo e non lo aveva fatto neanche quando i suoi fratelli nani avevano iniziato a cadere appena mossi i primi passi nella Valle...tuttavia col passare dei giorni il suo spirito si fiaccò, i terribili pericoli che ogni giorno li bersagliavano: spettri, giganti e draghi erano fin troppo per lei che aveva una figlia ad attenderla a Brunderton e così fece quello che mai avrebbe creduto soltanto di pensare, abbandonò la missione.
La differenza tra i comuni avventurieri e gli eroi delle ballate sta proprio qui: un Explorer anche se disperato o certo della sconfitta non si ritira, non cede il passo al male, forse può ritirarsi per un breve periodo ma state pur certi che presto tornerà alla carica annientando il suo nemico, Esheyna però che altro non era che una buona suddita e avventuriera implorò di essere rimandata a casa e gli Explorers altro non poterono fare che ascoltarla e rispedirla con un incantesimo di teletrasporto a Brunderton.

Tuttavia gli Dei a volte posano l'occhio sulle vicende degli umani, si divertono nel farlo così come si dilettano  ad aiutare i propri prediletti....

Fu così che nelle profondità di una grotta i nostri Eroi scoprirono i resti di una spedizione, tra gli abiti di questi sventurati ricorreva spesso il simbolo di Altavalle e un'occhiata più accorta rivelò l'identità di questi poveracci, si trattava della Compagnia del Randello: Adam, Strider, Kaius e Tempesta avevano attraversato anni fa un portale verso l'ignoto e per pura sfortuna questi li aveva condotti qui dove per tre di loro la morte sopraggiunse immediatamente, soltanto Kaius si riuscì a salvare e giurò sul suo onore di paladino di Pharasma che non avrebbe lasciato la Valle finchè il male non fosse stato estirpato.

Il suo esilio durò per anni, anni durissimi dove innumerevoli volte rischiò la vita ma si sa, la fortuna aiuta gli audaci e lui sopravvisse, ogni volta, fino all'incontro con gli Explorers.
Le sue preghiere erano state esaudite, i suoi eroi, le sue fonti d'ispirazione adesso erano di fronte a lui e lo avrebbero aiutato nella sua crociata!


26.02.2023

Kaius conosceva bene la Valle e sapeva ancor meglio in quali ore del giorno viaggiare e in quali riposare, la strada per il Nero Castello era costellata di pericoli e raggiungerlo non sarebbe stato per nulla semplice, per questo ogni sua preghiera era rivolta a Pharasma dea della Tombe.
Kaius in questi tre anni di esilio volontario aveva affidato tutto se stesso a Pharasma e lei aveva risposto silenziosamente a queste preghiere donando al paladino la ferrea volontà di proseguire nella sua crociata senza tentennamenti ne paure, fallire adesso che gli Explorers erano al suo fianco avrebbe vanificato la più grande delle occasioni a lui concesse.

Arrivati nei pressi del Castello gli Explorers furono attaccati da un grosso verme non morto, in circostanze normali non avrebbero avuto molti problemi a sbarazzarsene ma qui, in questo luogo era diverso almeno per Alarick e Bardak, loro più degli altri faticavano e subivano gli effetti nesfasti dell' Effluvio una sostanza che impregnava la terra stessa della Valle.
Fu una battaglia brutale e terribile, questo verme era un avversario coriaceo e pericoloso, tuttavia Zundrop in questo luogo poteva esprimere appieno tutto il suo potenziale magico e mentre il suo bastone sprizzava energia lassù in alto, a terra Nebarius e Kaius combattevano corpo a corpo senza subire gli effetti dell'Effluvio, poi però tutto cambiò quando il verme con un terribile morso prima staccò di netto una gamba a Bardak e poi con un'altra terribile zannata quasi uccise sul posto il povero Nebarius.
Sembravano destinati a soccombere, tuttavia Zundrop aveva altri piani per la serata: incanalò quanta più energia (malvagia, ndm) potè nel suo bastone (del male, ndm) ed evocò un potentissimo Triceratopo che iniziò a caricare e controcaricare il verme mettendo di fatto gli Explorers di nuovo in una posizione di vantaggio, Alarik e Kaius completarono l'opera mettendo fine alla non esistenza del verme non morto.

Una prova durissima che culminò con l'ennesimo miracolo, una preghiera intensa ed accorata di Alarik che supportato anche dalla fede di Kaius e Nebarius, richiese il divino intervento dello stoico Dio Torag il quale permise alla magia curativa di Alarik di risanare la tremenda ferita subita da Bardak permettendogli di ritornare a camminare.

La domanda però che ora molti iniziavano a farsi era questa:
quanti miracoli ancora sarebbe occorsi per completare la missione??

Pharasma
Pharasma
Torag
Torag

27.02.23

Affrontare i pericoli del Nero Castello in queste condizioni era proibitivo per Alarik e Bardak in primis, ma anche per gli tutti gli altri, soltanto Kaius sembrava essere immune al temibile Effluvio che scorreva impetuoso nei canali sotterranei di quelle Terre.
Kaius quindi suggerì che tutti si prendessero il giusto tempo ed iniziassero ad abituare i propri corpi a quell'ambiente e per quanto folle la sua idea aveva una logica, gli Explorers quindi decisero che nonostante Altavalle fosse sotto la minaccia di un Drago valesse comunque la pena proseguire nella loro crociata della Valle del Fuoco.
Non fu semplice, per nulla affatto: Alarik decise di trascorrere i mesi necessari in totale esilio, per temprare si il corpo ma sopratutto l'anima, Bardak invece alternò momenti di riposo in caverna a scorribande selvagge nella Valle, combattendo ferocemente le bestie locali e permettendo all'Effluvio di entrare sempre più in contatto diretto, sempre più a fondo...
Zundrop invece prese la cosa più alla leggera trascorrendo si del tempo in quel luogo ma riservandosi anche svariati teletrasporti ad Altavalle, sia per calmare la sua mente e riportarla ad una dimensione più normale sia per monitorare gli eventi in città.
Nebarius rimase invece a stretto contatto con l'integralista Kaius il quale non gli risparmiò mai nemmeno un predicozzo sull'importanza del vivere votati ad una causa senza permettere ad alcuna distrazione di inquinare la mente, una pappardella che nessun essere vivente dovrebbe sopportare ma che però Nebarius fece, con grande dignità e pazienza.

Questo tempo fu vitale per tutti e quando finalmente due mesi dopo raggiunsero le mura del Nero Castello erano nuovi Explorers, più determinati e coriacei, focalizzati su un unico obiettivo, fermi e convinti delle loro forze. 

Il male sarebbe stato ancora una volta fermato.

Nebarius Gym
Nebarius Gym
Bardak Gym
Bardak Gym
Alarik Gym
Alarik Gym
Zundrop Gym
Zundrop Gym

L'ingresso al Nero Castello era ben protetto da schiere di soldati scheletrici, superare le difese non fu facile ma senza indugi ne rischi eccessivi gli Explorers si aprirono una via sicura tra i nemici, fino a raggiungere i sotterranei invasi dall'Effluvio. Qui i due mesi spesi a contatto con questa materia servirono ai nostri Eroi per rimanere lucidi e in vita poichè l'esposizione qui era davvero forte e soltanto un corpo temprato poteva riuscire a reggere il terribile urto, fu così infatti che stanza dopo stanza gli Explorers si fecero largo fino alla grande camera, centro nevralgico della setta dei Sussurratori, qui il sarcofago contenente i resti di Choral il Conquistatore era stato calato in un pozzo pieno di Effluvio, i canti e le arti arcane dei cultisti avrebbero fatto il resto permettendo un giorno a Choral di rinascere.
Perlomeno questi erano i piani della setta, piani destinati a naufragare tragicamente poichè non appena fecero irruzione nella stanza Nebarius Bardack e Kaius iniziarono la strage di cultisti, Alarick tentò invano di fermarli e fu solamante un caso se uno di essi nonostante le ferite riuscì a sopravvivere.
Questo creò una violentissima lite tra Alarik e gli altri, Zundrop escluso si accese un'infuocata discussione tra chi come Alarick voleva preservare almeno un testimone e chi come Nebarius credeva che anche un solo cultista ancora vivo potesse rappresentare un grosso pericolo per tutto il gruppo.

Punti di vista diversi, ma tutti estremamente validi.

Il male era stato definitivamente estirpato, ma in tutto questo l'autorità di Alarik era stata messa in discussione. Gli Explorers da lui nominati poco tempo prima avevano agito di testa loro non rispettando i dettami di colui che li aveva scelti, una situazione spinosa che andava a creare un pericoloso precedente e che instillava forse nel cuore di qualcuno il dubbio che i nuovi Explorer non fossero davvero degni della nomina da poco ricevuta....d'altra parte però si sa:
gli Efren, i Leofric e gli Aenarion non nascono certo tutti i giorni.


Come fosse cosciente di quello che stava accadendo, il potente fiume di Effluvio che scorreva sotto il Nero Castello iniziò a ribollire furiosamente e la fortezza iniziò a collassare su se stessa!
In quel trambusto Zundrop con non poche difficoltà riuscì a teleportare gli Explorers lontano dal castello dovendo però abbandonare il pesante sarcofago intriso di magia dove giaceva in un inquietante veglia il corpo di Choral. Quando qualche ora gli Explorers tornarono nel luogo, del nero Castello non c'era più traccia, al suo posto soltanto una gigantesca voragine nella quale gli spettri Aldori rimasti avevano iniziato a gettarsi, stavano ritrovando la pace che era stata negato loro per secoli e secoli tuttavia molti di loro si fermarono attorno agli Explorers per ringraziarli, ma sopratutto per rendere omaggio all'Aldori che aveva fatto si che una promessa si trasformasse in realtà: Nebarius era l'eroe di questa storia e ciò che aveva compiuto oggi non sarebbe stato mai dimenticato da nessun Aldori del Regno!

I nostri Eroi recapitarono la notizia a Brunderton dove il Governatore Brokk Piccone di Ferro onorò la sua promessa: agli Explorers furono elargiti scrigni colmi di monete e Altavalle guadagnò la preziosa alleanza dei nani di Brunderton!  Nebarius inoltre approfitto per portare via con se il fabbro dell'insediamento, il vecchio una volta era in realtà un rinomato artista dell'acciaio, da giovane aveva forgiato molte armi per gli Aldori ed era il custode di molte tecniche di forgiatura care alla scuola Aldori, il suo sapere sarebbe stato di certo meglio utilizzato ad Altavalle.

Già, Altavalle...in città purtroppo gravi eventi erano accaduti nel frattempo, il drago era tornato a minacciare la città mentre i coboldi a lui fedeli avevano assaltato le campagne commettendo omicidi o peggio....ma la conta dei morti cresceva proprio in città dove alcuni edificifi erano stati distrutti e almeno venti persone avevano perso la vita sotto la furia di Ilthuliak, tra queste vittime si annoverava anche Kisandra Numesti, la figlia di Terrion, la sorella di Tamari, nomi che chi seguì la vicenda di Forte Drelev non può che ricordare bene.

Ilthuliak aveva chiesto Ovirnbaane per placare la sua furia, il Consiglio di Altavalle col benestare del Governatore in tutta risposta aveva inviato le Lame di Luce ad uccidere il drago, le Lame già in passato si erano dimostrate altamente affidabile, costose certo ma dannatamente concrete.
Le Lame si inoltrarono nella Palude e stanarono il Drago, lo affrontarono in territorio neutro, in una radura lontana da acque di ogni sorta, la battaglia durò diversi minuti e almeno all'inizio sembrò volgere in loro favore, tutttavia quando gli incantesimi iniziarono a non superare più le difese magiche del drago, quando l'alchimista Banner fu trucidato assieme a Thurisaz e le lame dei restanti prima linea come Caladrel ed Eltharion non riuscirono più a scalfire le squame della bestia, in quell'istante le Lame di Luce capirono che la battaglia era finita. Si ritirarono infretta grazie ai potenti sortilegi di Aenarys, lo stregone aveva già intuito che Ilthuliak era un avversario al disopra delle loro possibilità e si era lasciato un piano d'emergenza, la sua tattica fece si che il gruppo riuscisse a salvarsi lasciando indietro solo i corpi di Banner e Thurisaz i quali poi vennero resuscitati a caro prezzo con la parte di pagamento che Altavalle aveva elargito loro.

In risposta a questo attacco appunto Ilthuliak si scagliò su Altavalle e di fronte a tanta morte il Governatore Damian fu costretto a consegnare Ovrnbaane al drago il quale ben soddisfatto se ne tornò probabilmente nel suo buco per aggiungere l'ennesimo tesoro al suo bottino.
Quando i lavori di ricostruzione iniziarono, il Consiglio si riunì ancora ed efren lanciò l'IDEA: ricomporre i primi Explorer, i FONDATORI, per cacciare ed uccidere definitivamente Ilthuliak.
Un'idea difficile ma dannatamente intrigante e che fu ben accolta da alcuni, respinta da pochi  e vista con preoccupazione da altri come Jhod, il quale manifestò una certa titubanza in quanto comunque sarebbe stato necessario interpellare i morti, già poichè Aenarion il Leggendario e Leofric il grande Eroe erano ormai polvere....
Aenarion il grande tornò a parlare di nuovo, l'ex governatore di Altavalle e Fondatore tuttavia negò a chiunque il permesso di avventurarsi in questa idea, ma suggerì tuttavia una strada possibile rivelando inoltre una verità sempre taciuta quasi a tutti: Nebarius era suo figlio e avrebbero dovuto contare su di lui per questa impresa!


16.03.2023

Ad Altavalle era tempo di rimediare alla furia del drago Ilthuliak, c'erano morti da seppellire ed onorare, famiglie da consolare e supportare in ogni modo e intere strutture da costruire e ricostruire. Oltre venti abitanti avevano perso la vita e già questo era stato un mezzo miracolo, i più esperti affermano che la conta dei morti poteva essere ben maggiore se solo...Ilthuliak avesse voluto! Era chiaro che il drago traeva soddisfazione da questo clima di terrore, l'avere in pugno così tante persone era un piacere per lui forse paragonabile soltanto a quello dell'accumulare tesori, come del resto tanti altri membri della sua terribile specie.

I due fratelli Raelarion erano finalmente riuniti
I due fratelli Raelarion erano finalmente riuniti

Ora però queste catene del terrore sarebbero state definitivamente spezzate da un manipolo di Eroi come raramente prima di ora si era mai visto: Efren avrebbe guidato Alarik, Nebarius, Eltharion e Abel alla ricerca di un potente manufatto Aldori sui Picchi Di Levenies, a sud dei Picchi Nomen.
Eltharion infatti era stato fatto chiamare a seguito della vicenda di Nebarius, i due fratelli erano stati riuniti e la verità celata da alcuni era stata rivelata, custode di questi segreti per anni era stato lo stesso Alarik, egli aveva giurato ad Aenarion di non rivelare nulla di ciò a nessuno se non quando sarebbe giunto il tempo.
Questo era il momento: Nebarion Raelarion Aldori era il figlio di Aenarion e Jamandi Aldori ed in questo difficile momento si sarebbe riunito a suo fratello Eltharion per salvare ancora una volta la gente di Altavalle!!

Non di secondaria importanza però il ritorno di un gran sacerdote, un vero Explorer, un fondatore persino:
Il ritorno di Abel Faith.
Le vicende che portarono il sacerdote di Sarenrae lontono da Altavalle alcuni anni fa erano avvolte nel mistero, un mistero del quale però molti a Consiglio chiesero spiegazioni, già perchè in quel tempo il paese viveva un altro difficile momento e Abel anzichè rimanere a lottare con gli altri Fondatori sparì nel nulla.

Diario di Abel

* Un anno dopo la partenza da Altavalle* 

... Ormai è quasi un anno che me ne sono andato via dalla città che avevo aiutato a fondare, sono sicuro che i miei compagni faranno un buon lavoro, mentre io cercherò una nuova strada. La dea non è felice di quello che ho fatto fin ora, lo sento sulla pelle, nella mente quando prego, nel cuore prima di addormentarmi.
Oggi finalmente credo di aver trovato la via.
Ma per farlo, devo fare in modo che le Sue fiamme distruggano solo quello che è malvagio."

altri 7 mesi dopo

Finalmente ci sono riuscito.. finalmente ho capito come fare. Le fiamme rosse della Dea erano troppo violente per me...
Ma concentrandomi ho trovato quale poteva essere la fonte che poteva darmi delle fiamme in grado non solo di fare del male...
La risposta era sempre stata sotto i miei occhi...
Il sole! Talmente luminoso e talvolta anche ustionante, ma è in grado di fare nascere la vita se solo lo vuole
A questa mia illuminazione, delle colombe sono apparse in cielo. Un segno di buon auspicio!

3 mesi dal primo attacco di ilthuliak

È passato molto tempo e il mio pellegrinaggio mi ha portato a conoscere molte realtà, molte persone e anche molte culture che prima avrei solamente scacciato...
La Dea insegna che tutti, anche i malvagi, hanno bisogno di una seconda opportunità per redimersi e percorrere la retta via e tali insegnamenti sono stati il fulcro dei miei sermoni ovunque andassi...
Ora sembra che un antico male abbia poggiato le proprie grinfie sulla città che mi piace ancora chiamare "casa". È arrivato il momento di ritornare per far tornare Altavalle com era un tempo e anche portare a compimento la promessa che feci ormai 4 anni fa ad un amico...

Il drago mi porta alla mente ricordi nefasti del suo parente che si portò via la vita di uno dei miei compagni. Giuro su quanto ciò mi è di più caro che non permetterò che accada di nuovo. La magia è bel Chaos più totale, ma io non ho paura, la mia fede è forte e sono disposto a qualunque sacrificio.

oggi

Oggi ho fatto un altro dei miei strani incontri. Seguendo i dettami della Dea ho provato a conversare con un ciclope e incredibilmente questo ha risposto. Anzi ci ha perfino accolto nella sua casa,ci ha avvertito del grande pericolo nello scalare la montagna, ma questa è una prova che due dei miei nuovi compagni devono passare. In quanto loro accompagnatore non mi tirerò indietro e li aiuterò come posso.
Sono brave persone... anche se a volte la loro lingua biforcuta batte dove il dente duole.

Elfi...

Abel Faith era finalmente tornato!
Abel Faith era finalmente tornato!

circa 2 anni fa evento in un villaggio

Fu in una piccola cittadina , Recaria si chiamava molto ad ovest del Pantano Insanguinato, che per la prima volta la Dea mi si manifestò in tutta la sua Gloria.

Presi a cuore il destino di questa città, che a causa della loro ignoranza permise ad un malvagio culto di necromanti di terminare dei rituali per risvegliare una orda di nonmorti in modo da dominare su quelle terre.
Io ero pronto a morire, decisi di non scappare... Ma attorno a me c'erano donne, anziani, bambini...
Non erano compagni pronti a dare la propria vita, ma persone comuni che desideravano vivere.
La mia preghiera disperata alla Sempre Chiara ebbe dopo molti anni di silenzio, una risposta forte e intensa.
Durante il culmine della battaglia, una luce Dorata scese su di me e quasi come fossi diventato un faro per la furia di Serenrae, tutti i cadaveri viventi attorno a me cominciarono a sbriciolarsi.
Il varco creato mi permise di affrontare direttamente il necromante responsabile e sconfiggerlo, riportando la pace in quella cittadina. Come compenso chiesi solamente la costruzione di un santuario per la Dea.

Sarei rimasto in quella città per 6 mesi, anche per formare un altro sacerdote per guidare la città.

20.04.23

La Compagnia guidata da Efren partì quindi per i Picchi Di Levenies alla ricerca del leggendario tesoro, 
i fantasmi Aldori della Valle del Fuoco avevano indicato la via a Nebarius e il gruppo armato di tanta intraprendenza dopo qualche giorno di viaggio era infine giunto alle pendici dei monti.

Qui ebbero un singolare incontro con un ciclope piuttosto curioso ed amichevole: Throk amava gli umani e le altre razze, era spinto da una genuina curiosità sul mondo e rigettava le dicerie che al giorno d'oggi indicano i ciclopi come mostri senza pietà.
Throk parlò agli Explorers degli Dei delle montagne, gli ultimi esemplari discendenti dei grandi ciclopi che mille anni fa dominavano incontrastati su queste terre, i ciclopi di basso rango come lui dovevano loro obbedienza e sottomissione assoluta, ma lui, restio a questi dettami aveva deciso di isolarsi alle pendici dei monti nella sua casa, vivendo di agricoltura e caccia in armonia col mondo....un ciclope alquanto bizzarro!

Durante la cena però una visita inaspettata, alla porta di Throk arrivarono tre ciclopi delle montagne, fu subito chiaro visto il modo in cui lo maltrattarono che questa era situazione piuttosto abituale, Throk veniva spesso vessato e malmenato dagli altri Ciclopi, probabilmente ritenuto un debole, un povero e stupido emarginato.
Ad aggravare la situazione però i ciclopi delle Montagne avevano sentito l'odore degli ospiti di Throk e mettendo a soqquadro la casa non ci misero molto a trovarli.
Ne scaturì un sanguinoso combattimento all'ultimo sangue e gli Explorers faticarono non poco per uscirne vittoriosi, il prezzo da pagare fu altissimo però: Eltharion diede la vita per due volte, nella prima occasione fu riportato alla vita dai miracoli di Abel mentre il combattimento ancora infuriava, la seconda però gli fu fatale vista l'ampiezza e la profondità delle ferite subite, il figlio di Aenarion perì cercando di far guadagnare tempo ai suoi compagni, Nebarius stesso quasi ci rimase secco iniziando e finendo con successo un incredibile duello contro un ciclope, infine le frecce di Efren sapientemente appostato in alto misero fine ad ogni ostilità.

Ora bisognava però tornare ad Altavalle con un cadavere piuttosto ingombrante....

In un mondo di colossi è pericoloso essere dei diversi
In un mondo di colossi è pericoloso essere dei diversi

24.05.23

La Consigliera del Re saputo del rientro degli Eroi, e del fatto che con loro ci fosse il corpo di Eltharion fece giusto in tempo a far nascondere gli Explorers nel capanno dei Rangers per poi con calma e di soppiatto farli arrivare nei sotterranei di Altavalle dove grazie ai prodigi di di Arcano-Meccanica di Zundrop ancora una volta il miracolo si compì, facendo tornare alla vita il disgraziato figlio di Aenarion.
Il Consiglio di Altavalle assistè a risveglio di Eltharion, tutti erano stati avvisati di quanto era successo, ma non il popolo ovviamente poichè in città il malcontento serpeggiava feroce nelle strade, la paura generata da Ilthuliak era quasi palpabile, il terrore di un nuovo attacco era sulla bocca di tutti e far sapere della sconfitta dei beniamini della città non sarebbe stato saggio.
Le critiche verso gli Explorers furono pesanti, come spesso accade purtroppo c'è sempre gente che non aspetta altro che questi momenti, i momenti in cui gli Eroi ci sbattono il grugno, queste persone comodamente adagiate sulle loro poltrone attendono anni questa occasione per alzarsi in piedi e col loro dito accusatorio puntato dire: < Ve lo avevo detto! >
A queste critiche non sfuggì nemmeno Efren il quale molto adirato lasciò prematuramente la sala del Consiglio, chi rimase ma venne poi successivamente allontanato fu uno spumeggiante Earl che diede della "puttana" alla Consiglierae sorella di Re Damian, ordinaria amministrazione insomma.

Nei sotterranei di Altavalle Abel interrogò Sarenrae sulla loro imminente impresa, ovvero tornare sui Picchi di Levenies e mettere fine alla tirannia dei ciclopi per rivendicare l'antica arma Aldori che fu raccolta da Aenarion secoli prima e nascosta poi nella Valle del Fuoco, alla domanda la Dea fu lapidaria: < Non andate, sarete sconfitti > .

Ed a proposito di Aldori, Nebarius o Nebarion per chi abbia delle preferenze su come chiamarlo fece ritorno a casa dove una volta giunto in accademia si ritrovò a parlare con Jamandi Aldori per la prima volta sotto le vesti di figlio....un colloquio piuttosto freddo, condotto da Jamandi con grande insensibilità e apparente disprezzo verso un figlio giudicato da lei troppo debole, un insulto a tutti gli anni di addestramento al quale lo aveva sottoposto. Nebarius lasciò gli uffici di madama Aldori infuriato arrivando persino quasi a minacciarla, ciò che nella sua rabba il giovane Aldori non riuscì però a scorgere fu la punta di tristezza negli occhi di sua madre costretta probabilmente a recitare soltanto un ruolo, per diventare davvero un Exolprer Nebarius avrebbe dovuto superare questo ennesimo e traico momento, il suo addestramento non era affatto terminato, bensì era appena iniziato.

La Morte, fedele compagna di ogni vero Explorer
La Morte, fedele compagna di ogni vero Explorer

Nonostante le parole piuttosto chiare di Sarenrae gli Explorers presero la decisione più difficile, in linea poi con il loro stile di vita, tornare sui Picchi.
Efren stavolta sarebbe rimasto a casa, il prode Explorer era lacerato da dubbi e pensieri e soltanto dopo una lunfa confessione con Alarik maturò il suo pensiero: dare priorità alla sua famiglia e continuare a svolgere i suoi incarichi di Capo Ranger.
Al suo posto fu scelto Bardak, l'invincibile barbaro era rimasto da solo ad Altavalle dopo che i membri della sua tribù se ne erano andati a seguito della consegna di Ovinrbane ad Ilthuliak.

Sarenrae, conosciuta dai suoi fedeli come ”Fiore dell'Alba”, “Fiamma Guaritrice” e “Sempre Chiara”
Sarenrae, conosciuta dai suoi fedeli come ”Fiore dell'Alba”, “Fiamma Guaritrice” e “Sempre Chiara”

28.05.2023

Mentre la Compagnia che avrebbe affrontato questa pericolosa missione ultimava i preparativi, altrove qualcuno era divorato da dubbi terribili, Efren per la prima volta aveva voluto confessare a padre Alarik molti dei sui timori e dubbi.
Se da un lato era ancora vivo e vegeto l' Efren capo Explorer e fondatore, dall'altro c'era anche un Efren marito,ma anche un Efren padre devoto di due splendide bambine, la vita da Explorer e quella civile non potevano coesistere purtroppo....
Egli sentiva il bisogno di accompagnare e guidare i propri compagni ma il pensiero di poter potenzialmente lasciare orfane due bambine lo tormentava...anche nell'ultima pericolosa missione degli Explorers, Efren aveva visto morire un compagno, Eltharion per giunta! E' vero, lui non aveva corso rischi e tranquillamente appollaiato nella soffitta aveva ucciso ciclopi ed aiutato in maniera netta i suoi compagni, tutto questo è vero ma non bastava di certo, avrebbe voluto fare di più, salvarli tutti, in ogni scontro Efren avrebbe voluto salvare tutti ma questo non era possibile e non lo era stato nemmeno in passato quando sotto i suoi occhi era venuto a mancare Leofric il più grande Explorer che Altavalle avesse mai conosciuto.

La confessione si protrasse per lungo tempo e quando Efren si rimise in piedi prese una decisione assennata ma forte, sarebbe rimasto ad Altavalle e gli Explorers sarebbero stati guidati ancora un volta, sapientemente da Alarik.

Efren e famiglia, in arrivo un terzo figlio forse???
Efren e famiglia, in arrivo un terzo figlio forse???

Il viaggio verso i Picchi Nomen si dimostrò piuttosto spedito, gli Explorers conoscevano ormai discretamente bene quelle zone, sapevano quali insidie li attendevano e sopratutto quali fossero i sentieri più indicati.
Una cosa non sapevano però: dove effettivamente fossero nascosti gli Dei e il loro ipotetico "tempio".
Gli Dei in questione altri non erano che i discendenti degli antichi ciclopi, di questi stando alle informazioni raccolte ne rimanevano davvero pochi, Throk il ciclope buono aveva fornito alcuni dettagli utili sulla tribù ma non di certo la posizione della stessa, il ciclope non ne sapeva nulla e visto quanto era terrorizzato dagli "dei" chissà che non avesse anche mentito...
Gli Explorers si affidarono così ai membri più pratici delle Terre Selvagge: Nebarius e Bardak. Il gruppo discese una profonda gola che li condusse dapprima in una grossa pozza di acqua dove all'interno si celava un vorace mostro acquatico poi oltre la gola una sorta di cimitero, in questo luogo venivano scaraventati dall'alto della gola ciclopi di vario tipo e genere, dai neonati deformi, ai vecchi e gli ammalati, chiunque insomma non fosse giudicato degno della stirpe degli Dei,
In questo lugubre fossa però qualcuno aveva avuto abbastanza forza per sopravvivere, qui gli Explorers conobbero Efialte un ciclope goffo e deforme, egli era stato gettato qui molto tempo fa insieme a sua madre, i due miracolosamente sopravvissero con quel poco che c'era ed Efialte crebbe covando rancore ed odio verso il tempio. Sua madre gli insegnò molto sulla sua razza e sui crudeli Dei che vivevano in superfice e quando la donna ciclope morì Efialte rimase solo ma sempre in vigile attesa, egli sapeva che il suo momento sarebbe arrivato prima o poi.

Questo fatidico momento giunse con l'arrivo degli Explorers, essi erano la sua speranza di rivincita verso un destino avverso e crudele, Efialte aiutò gli Explorers fornendo molte informazioni sugli Dei, inoltre guidò il gruppo fino al tempio dove i nostri eroi ebbero il primo confronto: per avanzare fino al cuore del tempio infatti, essi dovettero abbattere e con non pochi rischi i due guardiani Gillios e Astinos per poi avanzare verso il prossimo luogo chiamato da Efilate: le Mani del Destino. Qui ad attenderli vi era Daxos, la Sentenza.

Efialte
Efialte

03.07.23

Daxos si dimostrò più "amichevole" del previsto e dopo aver testato la resistenza di un paio di Explorers decise di far attraversare il ponte a Nebarius ed Abel, essi furono ricevuto dall'asceta ciclope Eforo che parlò loro dell'arma nascosta lì secoli fa da Aenarion, un'arma che fece la fortuna del popolo dei ciclopi proteggendoli dal lento declino e sfacelo che li colpì. I ciclopi non avrebbero mai ceduto questa "arma" ma Eforo confermò agli Explorers che Ovirnbaane, il manufatto sottratto dal drago ad Altavalle, era andata di nuovo perduta, abbandonata da Ilthuliak poichè incapace di controllarne il potere. Eforo disse anche che tra di loro peò vi era un individuo che sarebbe stato capace di impugnare la spada ed affrontare il drago....tutti ovviamente pensarono ad una persona soltanto: Bardak.

Quando gli Explorers si riunirono attorno al fuoco, a debita distanza dal "regno degli Dei" si optò per la linea diplomatica, scegliere di parlare ancora con i ciclopi e smettere di fargli la guerra, Eltharion suggerì invece alternativamente di rapire in modo molto paladinesco i bambini dei ciclopi (wtf??), mentre la reazione alla notizia della diplomazia di Efialte fu rabbiosa: la notte infatti il ciclope contando sul carattere di Bardak ed Ekundayo li fomentò abbastanza da spingerli a seguirlo, i tre disgraziati attaccarono il ponte uccidendo l'unica sentinella a guardia e ben decisi a continuare l'assalto arrivarono alle mani del destino il tratto difeso da Daxos, il ciclope ora era dinnanzi a loro, furioso e determinato a massacrarli tutti.


10.07.23

Quando tutto sembrava ormai perduto gli Explorers ribaltarono la situazione, in negativo. Peggiorare i rapporti con i ciclopi era dfficile ma ci riuscirono, mettersi in condizione di svantaggio nell'imminente battaglia con Daxos difficile si ma non impossibile ed ecco qua cgli Explorers consegnare Ekundayo al nemico assieme al ciclope di guardia appena buttato giù e poi curato, una mossa insensata apparentemente, ma che creò i giusti presupposti per evitare un pericoloso combattimento.
I Ciclopi imprigionarono subito Ekundayo il quale poi vene usato immediatamente come merce di scambio, gli Dei avevano un problema con un predatore che si era stabilito ad un paio di giorni da li, questa era l'occasione perfetta per non rischiare nulla e risolvere la diatriba!

Gli Explorers di fatto stanarono e uccisero il pericoloso predatore senza rischiare praticamente nulla e rafforzando l'idea nella mente di qualcuno che un assalto al regno degl Dei non sarebbe stata poi una brutta decisione in fondo, con la testa poi della bestia ottennero il rilascio di Ekundayo e la strada per tornare a casa divenne una solida realtà.


Cos'altro sarebbe poi potuto andare ancora storto?


18.07.23

In realtà tutto andò per il verso giusto, gli Explorers tornarono a casa anche se durante il tragitto ebbero modo di osservare il drago Ilthuliak dirigersi ad est totalmente disinteressato a tutto il resto, un segno forse o un monito sul loro futuro, come a dire: < Potete anche non pensare a me, ma io sono qui e voi mi appartenete. >

Ad Altavalle durante la riunione di Consiglio venne discussi molti punti, tra questi le difficoltà di Guado Serpentana con gli uomini pesce Sahuagin e le difficoltà di Forte Drelev con i contrabbandieri locali. 
A queste situazioni incresciose avrebbe certo posto rimedio gli Explorers o i loro sottoposti, di questo il popolo ne era certo, questo si aspettava dai propri beniamini e loro, bè loro non li avrebbero mai delusi!

Ad Altavalle arrivò anche una compagnia teatrale, Leomilda la signora che guidava questo manipolo di artisti, i quali per una settimana circa avrebbero allietato le serata degli altavalliani, tutto pagato di tasca propria dal Gran Legato in persona, Alexander Bedard era di certo un uomo lungimirante e dedito al bene della comunità, egli intravedeva nel futuro del paese arte ed eleganti piaceri e proprio per questo, dopo aver abbandonato l'esoso progetto dell'Arena Cittadina, stavolta in Consiglio portò la proposta del Teatro. un lugo dove ogni cittadino avrebbe rinfrancato il suo spirito dopo una faticosa giornata di lavoro.
Questa proposta però cozzava pesantemente con la programmazione fatta precedentemente, nei piani originali infatti Nebarius avrebbe dovuto e potuto avviare la costruzione dell'importante Accademia Aldori, questa situazione incresciosa mise davvero di cattivo umore il primo cavaliere del Re, sarebbe riuscito infatti a ribaltare la situazione? Gli Aldori avrebbero avuto presto una nuova casa?

Altavalle, scorcio.
Altavalle, scorcio.

Nonostante gli Explorers fossero dannatamente impegnati sul fronte Ilthuliak, nonostante fossero entrati in possesso di importanti informazioni sul luogo dove era stata nascosta Ovirnbaane, nonostante tutto questo un nuovo caso meritava le loro attenzioni:  il Re chiedeva (ordinava) ai nostri Eroi di raggiungere Forte Drelev e risolvere i problemi della città con i Pirati contrabbandieri della zona.

Giunti in loco gli Explorers riallacciavano vecchi rapporti: Corel Lawrie il capitano delle guardie, Dorfaer Orlo il paladino, Satinder Morne vedova di Kisandra Numesti e padrona dell'Angolo Vellutato e più di tutti Ernesto Che Parotti leader del popolo.
Molti Explorers erano cambiati dai tempi della battaglia di Forte Drelev ma la complicità che c'era con queste persone era stata tramandata saggiamente dagli Explorers che questa battaglia l'avevano vissuta, essi avevano combatutto aspramente per liberare la città dal giogo del malvagio tiranno Hannis Drelev e ci erano riusciti,ma adesso questi nuovi Explorers avevano il compito di tenere salde queste antiche amicizie e di risolvere il problema che affliggeva la città.

I nostri beniamini furono ospiti della Baronessa Pavetta Stroon Drelev, moglie dell'ucciso Hannis e attualmente padrona di Forte Drelev città vassallo di Altavalle, la donna non nascondeva certo il suo apprezzamento per la vita lussuosa e agiata, in barba a tutta la gente comune che viveva con fatica una vita dura, a lei importava il mantenimento dello status quo, ergo i pirati rappresentavano una grave minaccia al suo stile di vita e chi meglio degli Explorers era qualificato a risolvere questa grana??
I contrabbandieri affliggevano da tempo la città, le rotte fluviali erano in pericolo, molti carichi erano stati rubati e di recente due miliziani ci avevano rimesso anche la vita....Lylin Dalthaniol era la leader di questi pirati, una halfling che in passato aveva condiviso momenti dolci proprio con Che Parotti, si parla di almeno 15 anni fa, vite diverse e persone diverse certo, tuttavia Che Parotti era ancora in contatto con lei e con lei aveva stretto una sorta di patto: Lylin avrebbe tenuto parte dei carichi, mentre una parte sarebbe tornata al popolo per permettere loro di vivere meglio le loro vite.

L' Angolo Vellutato
L' Angolo Vellutato

Le tasse a Forte Drelev erano decisamente aggressive e questo accordo portava un pò di ossigeno nella vita della gente comune, chiaro però che la situazione non poteva andare oltre, i miliziani uccisi sarebbero stati l'atto finale di questa guerriglia.

E lo fecero,gli Explorers ci riuscirono, senza versare sangue, incontrando Lylin in territorio neutro e facendole capire che doveva restituire almeno l'ultimo carico, dar loro informazioni su chi tirava realmente i fili e sparire per sempre dalla zona. Infine con le loro decisioni riuscirono anche a salvaguardare i rapporti con Ernesto CheParotti e di riflesso col polo del Forte, una grande vittoria insomma!

Lylin infatti capì che il trattamento riservatole era davvero generoso, farsi come nemici gli Explorers era ben diverso dalle schermaglie coi miliziani, qui si rischiava di far saltare tutto il banco!
Acconsentì alle richieste e poco prima di lasciare per sempre questi luoghi fece il nome di Eando Kline, il leader della Radice di Altavalle c'entrava qualcosa in questa vicenda, che fosse colui che tirava i fili non era davvero chiaro, ma di certo c'era un suo coinvolgimento diretto poichè le tasse raccolte al Forte in parte raggiungevano e in parte scomparivano nel nulla...dove finivano quei fondi? Chi li utilizzava e perchè? Quanti a Forte Drelev collaboravano in questa vicenda?

I Pirati di Lylin erano ormai solo un ricordo.
I Pirati di Lylin erano ormai solo un ricordo.

Sulla via del ritorno gli Explorers si ritrovarono circondati in piena notte da un manipolo di audaci Boggard, gli uomini rospo erano già stati combattuti e scacciati dai nostri eroi tempo addietro quando minacciavano la pace del Pantano Linguauncino, stavolta erano tornati e volevano la loro vendetta!
Pochi attimi per scrutarsi appena e poi tutto cambiò, un fiotto verde di acido liquefò tutto intorno agli explorers, Boggard compresi, poi quella voce, ancora lei... Ilthuliak !!

La bestia era tornata col preciso scopo di mantenere la propria presa sulla mente degli eroi, per ricordare loro che il tempo, il loro tempo, era concluso! ilthuliak era la regina delle Terre Rubate e qualsiasi cosa avessero in mente sarebbe stata destinata a fallire miseramente.
Nel combattimento che ne seguì Nebarius tenne testa al suo nemico con grande coraggio e forza, non vacillò e anzi, grazie agli incantesimi di Zundrop rimase a combattere seppur ridotto davvero male.
Tutti quanti combatterono con efficacia o meno, ma nessuno si tirò indietro spontaneamente....Zundrop però aveva ben presto capito che la battaglia avrebbe una brutta piega e potendo anche vantare una certa buona intesa con la magia, sfruttò i suoi poteri per teletrasportare tutti ad Altavalle, lontano da Ilthuliak.

Il giorno dopo in città si presentò un individuo incappucciato seguito da altri ceffi, l'uomo sosteneva chiamarsi Stafford Tybolt ed era qui con i Discepoli di Ilthuliak per stabilirsi in città e riscuotere personalmente e mensilmente le offerte che presto Altavalle avrebbe dovuto raccogliere per la dea Ilthuliak!

Bardak aveva dato il suo consenso, qualche sera prima, ad imbracciare Ovirnbaane contro il drago se ce ne fosse stata l'opportunità, questa idea stava lentamente prendendo forma anche nella mente di tutti gli altri, ma era davvero l'unica strada percorribile? Una spada che perfino Ilthuliak aveva ripudiato era veramente l'arma giusta per sconfiggere il male che attanagliava Altavalle?

Stafford Tybolt
Stafford Tybolt

10.09.2024

Ma al Destino si sa, piace prendersi il gioco dei mortali.
Proprio mentre gli Explorers erano intenti a meditare l'ennesima vendetta contro Ilthuliak, proprio mentre alle porte di Altavalli bussavano gli adepti della Regina Drago e proprio mentre le gente comune iniziava davvero a credere che stavolta i grandi Eroi non ce l'avrebbero davvero fatta...in quegli istanti un manipoli di piccoli e sedicenti eroi era impegnato nell'affrontare una tribù di rospi umanoidi e il loro capo, un tizio decisamente fuori scala, sembrava avere tra le mani la spada, quella spada! OVRNBAANE!

Tra i piccoli eroi fortunatamente vi era grobnar, egli guidava la compagnia ed aveva abbastanza esperienza in merito, già in passato gli era capitato di osservare la spada maledetta da abbastanza vicino e stavolta nello scorgerla fece appena in tempo a fermare i propri compagni da un ultimo e suicida attacco frontale.
Gli Explorers in erba attesero così l'arrivo dei loro fratelli maggiori con calma e pazienza e quando finalmente Alarik ed i suoi giunsero in loco, a Grobnar e gli altri non rimase altro che sedersi comodamente sull'erba e gustarsi lo spettacolo dei veri Explorers che trucidavano gli odiati rospi, uno spettacolo davvero elettrizzante.

Quando tutto fini' gli Explorers emersero ovviamente vincitori, ma uno su tutti si stagliava li in alto più degli altri, un Explorer rubava la scena, era Bardak e tra le mani stringeva pensieroso OVRNBAANE!!


18.09.2024

Mentre la spada maledetta iniziava a sussurrare terribili parole alle orecchie degli Explorers, gli stessi erano impegnati con gli adoratori di Ilthuliak che seppur con modi garbati esigevano il tributo alla loro padrona.
Una parte degli Explorers avrebbe seguito così gli adoratori una volta consegnato il tesoro nella speranza di poter carpire nuove informazioni sul nascondiglio del loro arcinemico, scoprire questo avrebbe dato un notevole vantaggio agli eroi!

Tornando ad Ovrnbaane invece, Bardak aveva rivelato a tutti che esisteva un modo per distruggere per sempre quell'arma maledetta: bisognava però recarsi in un 'altra dimensione chiamata l'Ossario, una sorta di purgatorio, un luogo di transizione delle anime dove esse venivano smistate sulla base delle loro azioni e comportamenti in vita.

Nel mentre un preoccupato Primo Cavaliere chiedeva un incontro con la veggente della Radice Yennester of Riddleport, la sensuale e fatale donna rivelava una visione nella quale Bardak sopravviveva allo scontro con Ilthuliak per poi trovarsi alla guida di una grossa guarnigione di barbari, egli li guidava in conquiste e saccheggi.
L'incontro tra i due terminava col Primo Cavaliere vittima del fascino della bella veggente, egli cedeva alle sue lusinghe coronando un suo recondito desiderio, la passione bruciava ardente tra i due nei bui e umidi sotterranei della Radice, lontani da occhi indiscreti i due consumavano il loro amore.

Bardak e i suoi Barbari, nella visione di Yennester
Bardak e i suoi Barbari, nella visione di Yennester

23.09.2023

Le continue visioni di Bardak/Armag costringevano gli Explorers a seguirlo onde evitare guai peggiori, qualche giorno prima infatti a farne le spese era stata una giovane fanciulla giunta fin troppo vicino al "pericolo" , in quell'occasione nemmeno Zundrop era riuscito a scongiurare il peggio e la ragazza com'era prevedibile aveva fatto una bruttissima fine....Purtroppo Bardak non era in se il più delle volte, quella spada malefica gli ottenebrava la mente e gli sussurrava continuamente diabolici propositi, certo c'erano giorni in cui il barbaro riusciva a resistere, ma più il tempo passava e più la sua volontà si piegava.

Durante i vaneggiamenti di Bardak su ipotetici storici nemici il gruppo, grazie ad un otttimo piano, riuscì ad indirizzare in parte il "male" verso i discepoli di Ilthuliak preposti alla custodia dei tributi provenienti da Altavalle stessa!

Eloreden assieme al fidato lupo (Alberto) Sif avevano seguito i discepoli per giorni, fin da quando erano partiti da Altavalle con i tributi, silenzioso ed agile come un gatto e invisibile come un fantasma Eloreden aveva scoperto dove i tributi erano stati lasciati, a quel punto non gli restò che mandare indietro Sif ad avvertire i restanti Explorers, così tempo qualche giorno tutto il gruppo a seguito di Bardak fece irruzione nella caverna trovando, udite udite: tre semplici scrigni!
Ma si sa, l'apparenzo spesso inganna e la magia di Zundrop rivelò presto la loro vera natura magica, essi in realtà altro non erano che una sorta di portali per un altro luogo, nemmeno troppo lontano, era lì che era finito il tesoro e li molto probabilmente lì avrebbe trovato il loro arcinemico.
Senza indugiare troppo entrarono negli scrigni magici per vedersi poi proiettati pochi istanti dopo in un'umida e buia caverna colma di gas venefici e pozze di acido, la dimora nascosta di Ilthuliak e lei era lì, di fronte a loro.

La battaglia finale era imminente.


08.10.2023

Nel buio di una caverna si consumava un'ultima e importante battaglia, in ballo c'era il futuro di Altavalle, venire sconfitti oggi sarebbe significata la fine di tutto, l'unica difesa tra la brava gente e la tirannica Ilthuliak erano loro, gli Explorers!
Essi seppur guidati dall'ombra di Bardak ormai totalmente trasformatosi in Armag, erano l'unica speranza di tutti e lo scontro seppur partito male per molti di loro stava per cambiare.
Le prime linee con Barmag, Alarik, Nebarius ed un inaspettato Eltharion reggevano botta e restituivano colpo su colpo, in supporto Zundrop e Abel a potenziare i loro alleati e scatenare le ire giurassiche, infine i tiratori dalla distanza Ekundayo ed Eloreden con le loro apparentemente frecce spuntate bersagliavano la bestia.
Ilthuliak dal canto suo terrificante e letale come già in altri scontri avevano appurato: sputava acido e dilaniava con le sue zanne ed i suoi altrettanto acuminati artigli.

Per tutti questa battaglia era personale, il drago per troppo tempo aveva vessato e gettato il paese nel terrore e nello sconforto, ma per alcuni di loro era estremamente personale: per Barmag innanzitutto, la cui tribù era stata sterminata, ma anche per un Ekundayo desideroso di vendicare sua moglie e sua figlia rimaste le ennesime vittime del drago, ma anche per Nebarius che mai prima dell'incontro con Ilthuliak aveva provato un terrore così profondo ed ammorbante, per tutti loro, per gli altri e per tutte le brave persone libere di Altavalle:

ILTHULIAK DOVEVA MORIRE!!!!


16.10.23

Lo scontro non procedeva affatto bene, la prima linea continuava a subire ingenti danni e i tiratori dalla distanza non riuscivano a perforare la corazza del drago, la nota positiva erano gli incantatori che continuavano a supportare bene il gruppo con Abel pronto in ogni momento ad aiutare chiunque cadesse o arrivasse ad un passo dalla morte.
Ilthuliak stava avendo la meglio e lo sconforto iniziava a farsi largo tra tutti, ci voleva una scossa, un atto eroico, qualcosa che scuotesse gli animi e ridasse vigore a tutti...
Quel momento giunse per mano di Barmag che con un colpo ben assestato fece tremare il drago, da quell'istante in poi tutti iniziarono a martellare il drago senza più paura....  le ferite sul corpo di Ilthuliak iniziarono così ad aumentare sempre di più fino al punto che il drago fu costretto alla fuga e sfruttando una grossa pozza di acqua vicino a se la bestia riuscì a scappare all'esterno seguito però da tutti gli Explorers.

Il passaggio usato dal drago però era sommerso e difficile da attraversare, tanto che agli Explorers servì una buona mezz'ora per rivedere la luce del sole in superfice ed a quel punto del drago non sembrava esserci più traccia... qualcuno iniziò a mormorare, a temere che il vile fosse definitivamente fuggito ma così non era.
Ilthuliak infatti conosceva bene gli Explorers e la loro forza, per questo aveva nascosto alcuni membri del suo culto nelle vicinanze pronti a guarire le sue ferite nel caso lo scontro fosse andato male, ciò cheperò non si aspettava era che le ferite che Barmag gli aveva inferto con Ovrnbaane non fossero curabili con la magia.

Preso dalla rabbia e desideroso di chiudere i conti con gli Explorers egli si avventò di nuovo su di loro, stavolta in campo aperto, potendo spiegare le ali non avrebbero avuto scampo!!
Ma anche qui successe qualcosa di inaspettato: Alarik pronunciando un incantesimo si librò in aria e faccia a faccia con Ilthuliak riprese il combattimento poco prima cessato, stavolta però Eloreden ed Ekundayo avevano decisamente aggiustato la mira e per Ilthuliak la situzione divenne ancor più compromessa.
La bestia fu così costretta ad un ennesima ritirata, ma stavolta a farne le spese sarebbero stati gli abitanti di Altavalle, si perchè sarebbe bastato un solo soffio del drago per cancellare l'esistenza di decine e decine di abitanti...occorreva anticipare le sue mosse e qui ancora una volta la magia di Zundrop fu determinante.

Al suo arrivo ad Altavalle infatti il drago trovò tutti gli Explorers ad aspettarlo e non solo, tutti quelli in grado di imbracciare un arco o semplicemente provvisti di abbastanza coraggio salirono sulle mura pronti ad affrontare Ilthuliak.
Alarik dal canto suo attendeva in aria il suo nemico, chiuso in difesa pensava soltanto una cosa: assorbire ancora un colpo, uno soltanto ma decisivo stavolta...il colpo arrivò ma Alarik non si mosse, rimase piantato in aria respingendo l'assalto del drago e dando a tutti quanti la possibilità di colpirlo.
Così fu.

Chiunque era giunto lì ebbe la sua occasione, in molti non la sprecarono e la vittoria fu di tutti, una grande, fragorosa, scintillante vittoria.
Una delle più terribili minacce che le Terre Rubate avessero mai conosciuto era infine caduta, gli Explorers avevano trionfato sotto gli occhi di tutti e come i grandi eroi che erano sempre stati vennero accolti in città, feriti e stanchi ritornarono a casa, consapevoli di aver scritto ancora una volta la STORIA.

L 'Incubo era Finito
L 'Incubo era Finito

E BARDAK??

Il barbaro posseduto dal potere di Ovrnbaane fu intrappolato dalla Radice subito dopo la fine di Ilthuliak, quando meno egli se lo aspettava la spada gli fu strappata e lui stesso venne confinato in una prigione magica.
Della Spada si sapeva che l'unico modo per distruggerla era quello di riportarla nel suo piano d'origine, 
l' Ossario, non era chiaro che si sarebbe sobbarcato questo onere, la Radice o gli Explorers, ma la spada in qualche modo sarebbe stata distrutta.


I piani segreti della Radice avevano fatto storcere il naso anche al semidio Zundrop, egli infatti riteneva intollerabile che alcuni importanti progetti gli fossero stati trafugati, inoltre nel tempo tra lui e Bardak era emersa una forte amicizia e questo sgarbo compiuto ai danni del barbaro non sarebbe passato inosservato.
Per questo, perchè se lo potevano permettere e per molti altri motivi gli Explorers avrebbero messo a nudo la Radice una volta per tutte rivelando al paese chi per tutto questo aveva celato fin troppi segreti. 

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