KINGMAKER pt.8 Dopo la Grande Guerra

KINGMAKER pt.8 Dopo la Grande Guerra

08.12.2024

La Valle del Fuoco è una landa inospitale situata poco sopra Brunderton, un luogo colmo di insidie e popolato da una moltitudine di creature pericolose, gli Explorers erano già stati qui in passato ed avevano scoperto la fonte di potere nascosta sotto la Valle stessa : l'EFFLUVIO.

Non si sa molto di questa pericolosa ma promettente sostanza, a lungo è stata studiata ad Altavalle e numerosi erano i progetti creati intorno ad essa, si sa che è in grado di alimentare numerosissimi marchingegni ma che nelle mani sbagliate può diventare un'arma di inaudita potenza, non si conosce l'origine ne tantomeno da quanto tempo esista ma di certo c'è che gli Explorers l'hanno promessa al terribile Taniniver che spera possa essere questa la risposta ai suoi problemi.

Nella Valle del Fuoco gli Explorers hanno fatto ritorno ancora una volta, sia per raccogliere la misteriosa sostanza sia per far luce sul grande mistero che la circonda, stavolta hanno una mappa della zona con i principali punti d'interesse, tuttavia la situazione dall'ultima volta che sono stati qui è mutata...
La prima volta i nostri eroi erano riusciti a raggiungere il Nero Castello e fermare la Setta dei Sussurratori prima che riuscissero a riportare in vita Choral il Conquistatore, inoltre nella Valle avevano lasciato il gigantesco lucertolone bipede Brawlzilla libero di scorazzare a piacimento (non che qualcuno potesse impedirglielo) certi che non avrebbe lasciato la Valle...previsione esatta sicuramente ma la connessione tra la bestia e l'Effluvio non è ancora per nulla chiara, inoltre ora ci si era messo anche il re di Brunderton dicendo che brawlzilla custodiva la Kakkengemma, un'antica pietra cara al popolo nanico che se avesse fatto ritorno sulla corona legittima del re dei nani avrebbe cambiato le sorti di Brunderton stessa.

Numerose domande e ancora nessuna risposta.


Forti dell'ausilio di una mappa piuttosto chiara (!) gli Explorers puntavano dritti a nord dove era contrassegnata una grossa caverna con un punto esclamativo, la mappa era stata redatta da Kaius in persona che qui in queste terre anguste aveva passato ben tre anni sopravvivendo a cose che normalmente ucciderebbero chiunque in meno di tre giorni, sfortunatamente la ragione aveva abbandonato Kaius ben presto ed anche se il paladino aveva avuto l'opportunità di lasciare la Valle del Fuoco non l'aveva mai fatto. Egli ormai viveva la questione come una sorta di missione superiore assegnatagli dal suo Dio, i suoi compagni, la Compagnia del Randello, erano tutti morti qui sotto i suoi occhi e quelle immagini lo avevano scosso fin troppo in profondità.
Per lungo tempo egli osservò i fenomeni naturali in atto in queste terre, le bestie che la popolavano in superfice e sotto, ogni sera si rifugiava nella sua grotta a redigere una mappa non sapendo se quella sarebbe stata o no la sua ultima notte, solo, completamente solo e senza che nessuno potesse anche solo pensare di cercarlo, sottoposto ad uno stress emotivo che nessun altro essere vivente dovrebbe e potrebbe sopportare.
Questi erano stati i tre lunghi anni di Kaius nella Valle del Fuoco, poi vennero gli Explorers ed il resto è storia.

Ora, come dicevamo, forti di questa mappa gli Explorers dopo diversi giorni di cammino e difficoltà giunsero di fronte alla grotta convinti che li potesse trovarsi la risposta al loro problema....nulla di più sbagliato!
Kaius aveva indicato la zona con un punto esclamativo proprio ad avvisare di un grande pericolo dal quale tenersi a distanza!!
La Grotta altro non era che la tana di un grande Linnorm dei Pinnacoli  e sebbene gli Explorers avessero potuto allontanarsi in tempo, la maggioranza decise di non farlo lanciandosi in una battaglia davvero difficile, c'è chi dice ci fu un eccesso di confidenza nei propri mezzi, altri avevano solo tanta voglia di menare le mani, fatto sta che dopo una cruentissima lotta il Linnorm era solo un ricordo: i letali affondi del Capo Explorer Nebarion, le molteplici frecce e dardi di Eloreden e Noog, i baluardi Ulrik e Bardak a non dar mai respiro e col parco giurassico imbastito da Zundrop la fine di uno dei maggiori pericoli della Valle del Fuoco non tardò ad arrivare.
Tuttavia ci furono delle conseguenze, nell'asprissima lotta Nebarion era caduto, tristezza e rammarico avevano stretto il cuore degli Explorers rimasti, le loro menti continuavano a domandarsi se avrebbero potuto fare qualcosa in più e se restare a combattere fosse stata davvero la scelta giusta.
Zundrop non proferì parola mentre con la sua magia sollevava il corpo senza vita di Nebarius, poi un teletrasporto ad Altavalle dove certo Abel avrebbe potuto fare qualcosa.

Veder cadere un compagno Explorer è sempre dura, in cuor loro essi sanno che può succedere ma non si è davvero mai preparati, vedere cadere il Capo degli Explorers è ancora più straziante perchè la sensazione di fallimento è doppia.
Ma è da attraverso questi avvenimenti tragici e traumatici che emergono gli eroi e
nella morte nascono i VERI Explorers.

Linnorm dei Pinnacoli, su andiamo, chi mai lo affronterebbe davvero??
Linnorm dei Pinnacoli, su andiamo, chi mai lo affronterebbe davvero??

19.01.25

Quello dell' Effluvio nel sottosuolo non era l'unico mistero celato nella Valle del Fuoco, più gli Explorers rimanevano in quelle terre e più cose finivano per scoprire: un'antica razza di nani chiamati piedirossi sembrava abitasse la Valle molto tempo fa, passando poi per i Biclopi ovvero Ciclopi antichissimi venerati come dei ai loro tempi, per passare poi a misteriosi cristalli contaminati con Effluvio e per finire anche Adamantio contaminato dalla medesima sostanza.
Gli Explorers avevano inoltre rinvenuto un 'antica fucina nanica sigillata chissà quante centinaia di anni fa, i Piedirossi infatti erano maestri nel trattamento dell'Effluvio e disponevano di laboratori all 'avanguardia!
In uno di questi raid gli Explorers poterono arraffare dalla fucina svariati contenitori, barre di adamantio e progetti di vario tipo, inoltre proseguendo verso le Cupole di Cristallo ebbero modo di rinvenire altre importanti tracce del passaggio dei Piedirossi, i nani avevano iniziato a scavare anche le vene di cristallo contaminato e disponevano anche di sofisticati macchinari, purtroppo l'instabiltà dell'Effluvio aveva giocato un brutto tiro ai poveri nani, come testimoniavano i loro resti, trovati cristallizzati all'interno delle cupole.

Gli Explorers sentivano di essere vicini e che presto avrebbero di nuovo fatto ritorno a casa col prezioso bottino.

Un nano cristallizzato? Tipo così, più o meno...
Un nano cristallizzato? Tipo così, più o meno...

26.01.2025

Tuttavia una minaccia si frapponeva ancora tra loro, un cristallo carnivoro fin troppo cresciuto era nascosto tra i cunicoli tenebrosi nelle grotte di cristallo, una sorta di melma che era li da ben prima di loro e che era stata la causa della cristallizzazione di quei poveri piedirossi.
Una voltaa portata il cristallo si lanciò sugli Explorersdando vita ad un vero e proprio inseguimento, gli explorers sapevano di non avere possibilità in quegli spazi angusti, così non senza correre qualche pericolo riuscirono a farsi seguire fino in un grosso spazio aperto dove finalmente la lotta iniziò!
Riuscire a scalfire il duro cristallo si rivelò un 'ardua impresa, buona parte del danno veniva facilmente assorbito e ci volle non poco tempo per avere ragione di quella mostruosità!
Dopo il grande sforzo profuso i nostri eroi si regalarono un meritato riposo e li, durante uno dei turni di guardia uno spettro apparve nei pressi del loro accampamento, aveva intenzioni amichevoli e si scoprì essere un nano piedirossi...egli voleva ringraziare gli Explorers per aver finalmente restituito la pace a lui e i suoi fratelli, inoltre indicò la via da seguire per raggiungere il luogo dove tutto era iniziato.

Il viaggio proseguì quindi verso sudest, li portò ad un antico villaggio nanico ormai in rovina, questo era un tempo il luogo dove vivevano i nani piedirossi e poco più vicino malandata ma ancora piuttosto maestosa un'antica Ziggurat, una ssorta di piramide dalle gigantesche dimensioni.
Una volta dentro gli Explorers poterono studiare a fondo le antiche pitture che adornavano il lungo corridoi centrale: vennero così a sapere che i nani piedirossi erano adoratori dei biclopi, i quali però un giorno iniziarono ad  approfittarsi della propria posizione iniziando a vessare i poveri nani, questi dopo un lungo periodo di sottomissione trovarono la forza di ribellarsi ai propri aguzzini e di sconfiggerli mettendo poi le mani sui loro tesori.
Questi tesori sarebbero poi stati la loro rovina poichè incapaci di gestire i poteri magici racchiusi in essi, mentre erano alla ricerca di una fonte inesauribile di energia fecero davvero male i propri calcoli e uno di questi incantesimi prese una brutta piega: fallì miseramente e i residui magici generati diedero vita all'Effluvio.
Questa sostanza si insinuò velocemente nel terreno iniziando così a far mutare clima, vegetazione e creature, la vlle del fuoco si trasformò nel tempo in un luogo pericoloso ed inospitale, l'effluvio iniziò ad aumentare il proprio volume e i nani furono i primi a farne le spese, vennero decimati e i pochi rimasti dovettero infine vedersela con il più grosso pericolo nato da questo disastro: Brawlzilla.


02.02.2025

Infine, sul fondo di questo antico tempio gli Explorers trovarono il luogo dove tutto questo aveva avuto origine: qui i nani piedirossi avevano malamente imbastito il rituale magico che aveva generato poi tutto questo caos e proprio qui l'Effluvio divenuto ormai pericolosamente instabile era raccolto in una grossa pozza.
Senza indugiare oltre gli Explorers iniziarono a prelevare tutto il prezioso liquido che erano in grado di trasportare e fecero ritorno finalmente ad Altavalle, il tempo erra rimasto era scarso, come da accordi gli Explorers avrebber dvuto cnsegnare l' Effuvio al Taniniver che in cambio avrebbe reso la libertà a quel centinaio di cittadini di Altavalle che erano stati in precedenza rapiti dai cultisti fedeli alla bestia.

Ma ora finalmente l'incubo per tutti loro stava per finire, sarebbero tornati a casa dove avrebbero ripreso la loro vita, al sicuro dietro le mura della loro amata città.


09.02.2025

Una volta a casa Zundrop e e il entourage si occuparono dell'Effluvio, il liquido allo stato attuale era troppo puro e pericoloso quindi andava stabilizzato e studiato bene e proprio per questo il mago disponeva di un laboratorio all'avanguardia e grazie anche all'aiuto del fido cugino Gizmo e degli aiutanti Prepuzio e Piuttosto il prezioso Effluvio ebbe l'attenzione che meritava.
Ciò che purtroppo tutti ignoravano era che le forze del nemico si erano già messe all'opera nei giorni passati e subito appena tornati in città una spia si era occupata di riferire a Sorina Kaltorin (ve la ricordate?) di comunicare la loro posizione, l'attendente del Taniniver grazie a risorse e alleati potenti riuscì a trafugare il prezioso Effluvio e quando gli Explorers si precipitarono dal Mostro non trovarono altro che i prigionieri, malconci ma vivi, gli stessi riferirono di un'accesa discussione tra il Taniniver e un altro dei suoi attendenti: non erano d'accordo sull'affrontare gli Explorers e alla fine prevalse ovviamente la volontà del Mostro il quale preferì non fomentare ancora di più la guerra, prendere ciò che voleva e cioè l' Effluvio e andarsene.

L'unico rimasto era il vecchio Pestacolline, il mastodonte ormai era un non morto, l'ombra del fiero e possente essere che tempo prima gli Eroi avevano conosciuto. Dispiaciuti gli Explorers lo affrontarono in battaglia e una volta sconfitta il buon Abel ebbe cura di resuscitarlo restituendogli la vita e la possibilità di plasmare ancora il suo futuro, un atto nobile e per nulla scontato.

In città tuttavia gli Explorers dovettero prima salutare Alarik, il nano non accompagnò il gruppo dal Taniniver preferendo raggiungere negli Altopiani Glenebon il suo fraterno amico Efren partito un giorno prima alla ricerca di suo fratello Galthir.
Il Generale Galthir dalla fine della guerra era prigioniero nel Pitacrax e il pensiero che suo fratello fosse tornato in quell'inferno teneva il vecchio Efren sveglio da diverso tempo, l'immobilismo degli Explorers spinse l'elfo verso le terre di Irovetti, determinato e incazzato giurò che non sarebbe più tornato se non con suo fratello al seguito.

La struggente lettera lasciata da Efren a sua moglie
La struggente lettera lasciata da Efren a sua moglie
Amici, per lungo tempo ho anteposto i miei doveri alla mia volontà: Torag, ilclan, la famiglia, Altavalle, la reputazione, l'onore…oggi però ho agito diversamente, ho anteposto la fraterna amicizia di Efren dinanzi tutto il resto.
Promisi ad Aenarion che nessuno sarebbe stato lasciato indietro e così stoicamente farò.
Ma se gli Explorers non possono permettersi il lusso di agire secondo la
propria coscienza, la mia libertà mi impone di salvare Galthir e riportarlo tra noi per combattere ancora per tutti noi.

Un tempo scelsi la religione perché ho visto l' infinita miseria degli uomini, gli stupri, gli adulteri, le ruberie, la superbia, l'idolatria, l'assassinio, tutta la violenza di una società che ha perduto ogni capacità di bene.
Per poter vivere libero, ho rinunciato ad avere una famiglia e, per poter vivere in pace, mi sono rifugiato in questo porto della religione.

Oggi però ho il dovere di difendere due amici, il cui destino è legato al mio…

Queste invece la parole di Alarik, rinvenute anch'esse dagli Explorers in un ultimo biglietto.


02.03.2025

La veggente Yennester aveva visto chiaramente un grosso lupo braccato dalle guardie del Pitax, questi uomini avevano ormai stretto in un angolo la bestia che in ogni modo tentava di sfuggire alle lance e alle picche delle guardie, i suoi movimenti erano però ostacolati dalla persona che il lupo stava proteggendo, ella aveva serrato il suo morso attorno al bavero di un uomo privo di sensi e che per nulla al mondo lei avrebbe abbandonato. Poi d'improvviso con un balzo la bestia si fece largo tra gli uomini e li iniziò una folla corsa verso la libertà, dapprima tra gli stretti corridoi di una prigione e poi tra i vicoli di un'affollata città fino a raggiungere le alte mura del Pitax, poi un salto nel fossato pieno d'acqua, un volo di svariati metri e quando tutto sembrava perduto ecco la bestia riemergere e nuotare a fatica fino alla riva, tutto questo mentre decine di frecce piovevano su di loro.
Da li la visione iniziò ad essere piuttosto confusa, ma l'ultima immagine chiara a Yennester fu ancora quella di un lupo che correva verso le terre selvagge degli Altopiani Glenebon.

Galthir e Sif erano liberi?


10.03.2025

Prima di partire per questa missione di ricerca gli Explorers ebbero cura di sedersi al tavolo del Consiglio cittadino per fare il punto della situazione e capire da dove ripartire perchè era pur vero che Irovetti si era rintanato nel suo castello nel Pitax dopo la grande guerra, ma era anche vero che ora a difendere Altavalle non c'era più nemmeno un soldato.
La guerra si era portata via tante giovani vite, quasi la totalità di un esercito che per anni aveva protetto i confini della florida Altavalle, persone che in silenzio aveva salvaguardato i popolani entro le mura, gli stessi che troppe volte li avevano accusati di essere dei fannulloni e perditempo, quei meschini, e ci mettiamo anche qualche malelingua del Consiglio ebbero modo di ricredersi nel momento in cui Irovetti e i suoi eserciti fecero la loro comparsa...in quel momento: quando i pavidi si rinchiudevano a doppia mandata dietro le porte di casa dentro le solide mura di Altavalle, proprio in quel momento quattrocento vite, si quattrocento, si spegnevano al fronte per garantire il proseguo di quelle persone che fino a pochi giorni prima li avevano tacciati di essere degli scansafatiche.

A quelle quattrocento vite sono dedicate queste poche righe, giovaani e meno giovani che non hanno fatto un passo indietro nel momento del bisogno, persone che hanno lasciato affetti e case, che sono morte a faccia in giù nel fango ma che hanno permesso a tutta Altavalle di avere ancora un futuro.

Lode a voi grandi Eroi del regno.


24.03.2025

Intanto le ricerche di Galthir e Sif procedevano in terra nemica, gli Explorers dovevano stare molto attenti nel muoversi poichè le spie di Irovetti potevano essere ovunque qui nel Pitax...erano già passati diversi giorni da quando erano giunti qui e seppur alcune tracce trovate finora si erano rivelate valide, dei due "ricercati" nemmeno l'ombra!
Poi durante una di questi giornate di caccia gli Explorers decisero di porgere il loro aiuto ad un uomo che si rivelò essere un nemico schierato di irovetti, il suo nome era Shareef Rahim ed aveva un grosso problema: egli tempo prima aveva acquisito una miniera, in questo progetto aveva investito buona parte dei suoi risparmi e le cose non stavano andando bene, nella miniera erano successi diversi incidenti e alcuni minatori avevano perso la vita in circostanze misteriose, questo aveva fermato i lavori poichè gli operai rimasti si rifiutavano di riprendere le normali mansioni finchè l'area non fosse stata messa in sicurezza.
Gli Explorers erano le persone giuste per questo lavoro, avrebbero ripulito velocemente la miniera ed intascato una bella ricompensa, Shareef invece avrebbe recuperato il suo investimento e sarebbe potuto tornare a casa a testa alta dall'amata sposa Sharazad.

Tutto semplice? NO.

Nelle profondità della miniera gli Explorers ritrovarono il cadavere di un drago, così come i minatori era stato ucciso tempo prima da ferite da taglio, piccole e mortali lame avevano messo fine alla sua vita.
Esplorando meglio il luogo fu rinvenuto l'accesso ad un antico nascondiglio appartenuto ad un potentissimo mago del passato, solo Zundrop ricordava il suo nome: Catharandamus.
Il mago aveva condotto qui per una parte della sua vita i suoi esperimenti e per proteggere i suoi averi aveva creato dei guardiani, piccoli ometti senza sentimenti, armati solo di un coltello e una lanterna, letalissimi e furtivi.

Gli Explorers una volta entrati nel complesso finirono per scontrarcisi a più riprese e per poco Nebarius non ci lasciò anche le penne! 
Più avanzavano e più questi essere si dimostravano pericolosi, certo fin li avevano raccolto numerosi tesori e progetti utili per Altavalle ma la domanda che nella testa dei più svegli iniziava a farsi largo era una soltanto: <procedere oltre o ritirarsi?>

i Guardiani di Catharandamus
i Guardiani di Catharandamus

06.04.2025

Per chi avesse avuto dubbi: no, non si ritirarono!
Perchè un Explorers storicamente non arretra mai, nemmeno quando il pericolo è certo e la morte è dietro l'angolo, nemmeno quando un drago gli si para dinnanzi, nemmeno quando una moglie gli urla dietro, un Explorer va sempre avanti per la sua strada.
Esiste un detto, circola tra gli Explorers stessi e tra quelli a loro più vicini :
< E' nella morte che si diventa Explorer >
Il significato di questo detto lo lascio intendere a voi, non starò certo qui a spiegarvelo.

Così fu: gli eroi esplorarono nella sua interezza l'antico labortorio di Catharandamus, si appropriarono dei suoi segreti e delle sue ricchezze, uccisero quasi tutti i guardiani del mago e giunsero fino a loro capo e una volta li al suo cospetto, nella loro grande e conclamata magnanimità diedero all'essere la possibilità di parlare ed egli scelse di poter vivere e di farlo attraverso un duello con Nebarius.

Nebarius, e qui apro una piccola parentesi, è il leader riconosciuto degli Explorers, ma non per sua scelta...fu Alarik ad investirlo di questa responsabilità e lui da buon Explorer non si tirò indietro nonostante la gran mole di lavoro che ad Altavalle lo attendesse e nonostante gi innumerevoli psicodrammi che aveva vissuto fino a quel momento.
Inoltre, Nebarius storicamente con i duelli non è stato mai molto fortunato, ci arriva sempre ad un soffio dal vincerli, gli manca sempre quel colpetto, quel passettino, quel poco che separa un vincitore da un perdente ma questo nulla toglie alla grandezza di un uomo che si è fatto tutto da solo e che per farlo ha attraversato traumi e difficoltà che la metà basterebbero.
Perse quindi?
Si, ancora.

Il piccolo Tromberry insieme ad un altro suo compagno, ultimi sopravvissuti di un'antica stirpe creata in laboratorio, ebbero la possibilità di vedere un mondo nuovo, uscire da quel luogo angusto dove avevano passato tutta la loro esistenza e conoscere Altavalle e tutto quello che gli era stato precluso....una scelta azzardata?
Forse, chissà, il tempo saprà dirci di più su questa storia.

Una volta un grande saggio che da tempo risiede ad Altavalle disse:

"Molti di quelli che vivono meritano la morte e molti di quelli che muoiono meritano la vita.
Voi siete in grado di valutare? Non siate troppo ansiosi di elargire morte e giudizi.
Anche i più saggi non conoscono tutti gli esiti". 

-Jhod Kavken
Jhod Kavken
Jhod Kavken

10.04.2025

Mentre gli Explorers erano impegnati nella difficile missione in terra nemica, Altavalle viveva giorni frenetici e colmi di tensione giacchè l'Inquisizione era giunta in città!
Negli utlimi tempi ad Altavalle erano avvenuti strani fatti, riti ordalie specchi magici e presunti sacrifici erano sulla bocca di molti, qualcosa stava accadendo e non proprio casualmente un Inquisitore di alto rango : il maresciallo Krune era giunto ad Altavalle con tutta la sua schiera di seguaci....il fatto che da poco Lothar si fosse insediato in Consiglio faceva venire più di un dubbio sulla faccenda ma Re Damian non poteva destituirlo adesso, ne si vociferava volesse farlo in quanto anche il Re desiderava vederci chiaro su questa storia.

Gli Inquisitori iniziarono le loro indagini mettendo sotto torchio Leylani Aelesar la moglie di Efren, la poveretta fu a lungo interrogata nella sua erboristeria ma ovviamente ella si dimostrò totalmente estranea ai fatti, tutta la vicenda fu poi gestita da Canayven che intervenuto sul posto riuscì a portar via il maresciallo Krune con la scusa di fargli assaggiare alcuni di suoi vini più pregiati, in tutto questo fu davvero un colpo di fortuna infatti che l'inquisitore fosse un grande estimatore del rinomato vino Don Canayvon, in particolare quello della splendida annata del 748, la famosa vendemmia di Aprile, un vino pregiatissimo dai sapori vagamente legnosi.
La comitiva si intrattenne per tutto il giorno nell'enoteca di Canayven per poi essere riaccompagnata in serata nell'albergo dove alloggiava.
Sfortunatamente il conducente della carrozza Dorfaer Orrlo aveva alzato (di nuovo) troppo il gomito ed al ritorno a farne le spese fu una poveretta che stava attraversando la strada, la carrozza finì poi la sua corsa contro una bottega, devastandola.
Dorfaer fu processato per direttissima e con la recidiva fu sbattuto nelle galere di Altavalle, ma ehi, Leylani era salva dall'Inquisizione!


28.04.2025

Ciò che Krune stava facendo coi suoi metodi energici stava indispettendo molto la comunità, il malcontento ad Altavalle era in crescita, più settimana l'Inquisitore svolgeva il suo lavoro e più la rabbia montava tra gli abitanti.
In tutto questo il Re aveva le mani legate, stava quindi agli Explorers e alla milizia locale cercare di circoscrivere i danni che Krune stava provocando, gli esiti di questa vicenda tuttavia erano ancora molto incerti...

Maresciallo Inquisitore Krune
Maresciallo Inquisitore Krune

Una corda non può continuare a tendersi all'infinito, prima o poi si spezzerà...e così fu.
All'ennesima bravata di Krune si sollevò un gran vespaio e Altavalle, Eltharion e il Re in prima persona si incazzarono di brutto!
Eltharion arrivò ad un passo, e se non fosse stato per il Re anche oltre, dall'aggredire l'Inquisitore e rischiare i poteri!! Fu proprio Re Damian ad intervenire in tempo prima che il tutto degenerasse scacciando Krune e tutta la sua combriccola da Altavalle, l' Inquisizione aveva generato danni e malcontento a profusione senza però cavare un ragno dal buco, nulla era stato dimostrato, solo sospetti e congetture, giusta quindi la conclusione della vicenda, o no?

In tutta questa storia però qualcosa non tornava e qualcuno nelle alte sfere iniziava anche a farsi domande legittime, domande però che non potevano essere poste in pubblico e che avrebbero alimentato ansie e sospetti.

A svariate leghe di distanza intanto gli Explorers erano ancora impegnati nella ricerca di Galthir e dopo aver aver setacciato le montagne grazie ad un buon indizio decisero di scendere verso la foresta e li imbattersi in un luogo spesso oggetto di racconti e dicerie: il Castello dei Lunghi Coltelli.
Galthir e Sif erano poco più avanti e stavano varcando la soglia del maniero!



18.05.2025

Una volta giunti li gli Explorers si resero conto che l'accesso al Castello era bloccato, Zundrop dopo un attento esame declamò che soltanto il possesso di tre importanti oggetti magici avrebbe liberato l'accesso al luogo!
Galthir e Sif allora? Li avevano visti entrare, si in lontananza ma erano senz'altro loro...niente di più sbagliato.
Una potente illusione li aveva ingannati e condotti fin li, un illusione così potente che soltanto un terribile nemico a loro noto sarebbe stato in grado di fare, ma ormai era davvero troppo tardi: l'aria si era fatta terribilmente fredda, un piccolo stormo di uccelli si era alzato in volo dalla cima di un albero come spaventati da qualcosa di innaturale e terribile, avevano sbattuto le piccole ali per pochi attimi prima di ricadere a terra completamente congelati!
Un piccolo manipoli di cavalieri fece la sua comparsa, armature scure, aure potenti, tre emanazioni di morte che avanzano senza timore verso gli Explorers. La sensazione di un'imcombente e mortale battaglia prese alla gola gli Explorers, una sensazione che più volte avevano già sperimentato, come un morso di una bestia che ti strozza il fiato e ti fa desiderare di essere in un altro luogo, una sensazione che metterebbe in fuga tutti, o quasi....tutti tranne gli Explorers!

La battaglia iniziò subito e i Cavalieri di Vordakai diedero ampia dimostrazione della perizia e della cura con la quale il loro creatore li aveva portati al mondo: erano in grado di manipolare e annullare la magia, godevano di armature spesse e protettive, abilissimi con le armi ed in grado di vedere perfino l'invisibile.
Colui che li aveva creati sapeva bene chi avrebbero affrontato ed aveva lasciato poco al caso.

La battaglia durò davvero poco e già dopo i primi colpi si avvertirono le prime urla di chi chiedeva a Zundrop di portarli via da li!
Il maestro tuttavia non poteva sentirli poichè era a terra incoscente riverso nel suo stesso sangue!!
Ci volle Sir Ulrick, che grazie ad un vero e proprio miracolo riuscì a ridar abbastanza vita al maestro affinchè egli li conducesse lontani da lì, unica nota lieta accompagnati da Galthir e Sif che in realtà avevano seguito lo scontro nascosti li vicino.
Se gli Explorers volevano davvero assaltare il Castello di Irovetti avrebbero necessariamente dovuto fare i conti con i Cavalieri che proteggevano Vordakai, il quale era ormai abbastanza chiaro; portava avanti i suoi piani ben protetto nel castello dei Coltelli, un luogo quasi irraggiungibile. 


25/05/2025

Gli Explorers erano tornati, feriti nel corpo così come nell'animo, ad Atavalle. 
Una volta li ritennero necessario informare il Re dei fatti appena accaduti e riunirsi tra di loro per elaborare quanto successo nonchè pianificare le prossime mosse, i nemici erano molteplici: Irovetti e le sue armate , i Cavalieri della Morte ed infine colui che regnava su tutti ben protetto nel suo castello, Vordakai.

Già una volta, sebbene fossero altri Explorers, il Ciclope Lich millenario Vordakai aveva fatto la sua comparsa seminando morte e distruzione rendendo inoltre nesessario l'intervento delle lame di Luce per porre fine al problema.
Quella dei ciclopi era stata un'antica e pericolosa razza scomparsa molti secoli prima ma che aveva dominato la scena con pugno di ferro ed estrema ferocia, essere potenti ed ambiziosi che ritenevano la loro una razza superiore che aveva il pieno diritto di regnare sopra tutte le altre...oggi di loro erano rimasti pochi esponenti e quei pochi rimasti vivevano in isolamento ed in relativa pace, ridotti com'erano ormai nel numero non avevano certo i mezzi per tentare qualcosa in un'era che ormai era dominata da molte altre razze.

Le discussioni degli Explorers si protrassero fino a tarda ora nella Gilda ed a turno tutti iniziarono a tornare a casa, Noog il redento, un novello Explorers fu uno tra quelli che ebbe la sfortuna di incrociare il suo cammino con quello di Cavaliere della Morte! Si, proprio uno di quelli che poche ore prima avevano combatutto, uno di loro era li davanti a lui! Aveva appena ucciso un indifeso cittadino, una donna forse la sua compagna urlava a squarciagola e Noog non perse nemmeno un attimo: prese la sua balestra lafida Lanciapuntine e scaricò una raffica sull'essere!
Mentre il Cavaliere avanzava verso di lui, Noog sentì altre grida e il suono distinguibile di altre battaglie che prendevano il via, gli fu subito chiaro che altri Cavalieri erano arrivati ad Altavalle e che ora il paese era diventato il palcoscenico di un nuovo sanguinoso scontro!

Nella prima Battaglia Noog Nebarius e Zundrop dovettero fronteggiare il possente Magnus.
Il secondo scontro, in un'altra zona della città vedeva impegnati Ulrik contro l'astuto Regulus e il terzo scontro vedeva la partecipazione di Galthir e Tak il chierico contro il rapidissimo Lanselm, agli scontri poi si unirono molti altri alleati degli Explorers, che attirati dalle grida, avevano raccolto tutto il coraggio per scendere in strada, tra questi: Adel-An, Hewitt, Ekbert, Krusk (che per poco non ci rimetteva la vita).
Gli scontri si protrassero per un pò e videro molti degli eroi citati sugli scudi, tra tutti impossibile non menzionare il nano Noog che animato da un soprannaturale furore aveva per la prima volta combattutto come quasi un vero explorer, i suoi dardi avevano trafitto a più riprese la spessa armatura di Magnus il quale era stato bloccato in prima linea dal solito commovente Nebarius, l'opera infine era stata conclusa dalle sublimi arti magiche del maestro Zundrop.Tutti questi fattori avevano decretato la sconfitta di Magnus.

Negli altri campi invece fu più dura, d'altra parte il potenziale bellico era inferiore ma questo non impedì certo a tutti gli altri combattenti di dare una meravigliosa prova di forza e di volontà d'animo, Regulus e Lanselm furono tenuti impegnati il giusto da non permettere loro di seminare altro caos in città ed una volta sconfitto Magnus anche loro ritennero utile ritirarsi.
Tra quelli impegnati in battaglia un Chierico si era distinto per le sue capacità di Evocazione e Cura, Tak era il suo nome ed era pronto a scrivere la sua storia nelle pagine di Altavalle.


02.06.2025

Gli Explorers si sarebbero infiltrati nel Pitax ed avrebbero colpito Irovetti proprio dentro casa sua.
Questo era stato detto e questo sarebbe stato fatto.

Era l'unico modo per dare una svolta alla guerra colpire duro e farlo per primi....Irovetti probabilmente non si sarebbe mai aspettato un'offensiva così diretta, sopratutto dopo che l'intero esercito di Altavalle era stato annientato. Tuttavia i tempi erano maturi e l'arrivo tra le fila degli Explorers di Nogg il cecchino e Tak il chierico sembrava davvero un segno dal cielo, gli dei guidavano questa mossa ardita e tutti avrebbero dovuto fare la loro parte a partire dai nuovi e proseguendo coi più vecchi: Sir Ulrik era quello che meglio conosceva il palazzo, il maestro Zundrop con la sua onniscenza, Galthir con la sua determinazione e sete di vendetta ed infine Nebarius che li avrebbe dovuti guidare sobbarcandosi tutte le responsabilità della missione, proprio come fa un leader.

AD MAIORA EXPLORERS!


16.06.25

Giunse infine il momento di affrontare tutte quelle paure e tutti quegli incubi da cui ero precedentementee vigliaccamente fuggito.
Intrufolarsi nel Palazzo reale del Pitax certo non sarà facile, ma li dovrò combattere contro le mie radici ed il mio passato.

Quando la mia famiglia venne spodestata da Irovetti, fu Gasparre Liacenza, mio fratello a condannare a morte l'onore della mia famiglia.
Come vi chiederete; nel modo più umano e allo stesso tempo vile che possa esistere, semplicemente non facendo nulla per poi allearsi con lui!
SI, perché mio fratello il Principe Gasparre Liacenza ed io, avremo racimolato le briciole delle ricchezze e della gloria che fu dei nostri avi.

Non so a cosa andrò incontro, non so nemmeno se sono pronto per affrontare tutti questi fantasmi che si trovano alla soglia della mia anima, so che dovrò fare la mia parte in questa storia e riconsegnare il Pitax al suo popolo, Casa Liacenza ha fallito, è veronon possiamo più vantare alcuna pretesa sul Pitax ma io posso ancora salvare l'onor mio e dei miei antenati, i grandi Re del passato; e se cadrò in questa impresa, non sarà un sangue caduto invano.


COSA DICONO DI LUI NEL PITAX: 

Fu un cavaliere dalla mente pura fino all'eccesso. Non fece nessuna promessa che non poté poi mantenere, né consciamente recò torto a qualcuno. La rettitudine e la giustizia guidavano la sua condotta di vita e la sua spada resa sempre al servizio dei più deboli. Devoto, egli cercava di instillare nel prossimo l'amore per Erastil, senza obbligarlo come farebbe un fanatico. Viveva mestamente tra i suoi servi come un padre tra i suoi figli. Prontamente, perdonava coloro i quali gli avevano recato offesa senza cadere nel risentimento del suo principesco status.

Sir Ulrik Liacenza
Sir Ulrik Liacenza